suzanne kreiter

Da Boston a Capracotta

E’ nevicato sì, parecchio. A New York molto meno del previsto, a Boston un sacco, e più su ancora di più.

Io che per la neve c’ho passione, sono indulgente con i toni da fine del mondo che di solito gli americani adottano in questi casi. Del resto sono il centro mediatico del mondo moderno e c’hanno un po’ questo spirito da ragazzini apprensivi e sovraeccitati.

Però, se invece di Lower Manhattan stessero a Capracotta (dove viene giù una badilata di neve ogni anno), sai il casino.

La foto è di Suzanne Kreiter

Evviva Peter Sellers e la libertà

E’ stata visivamente e acusticamente palese, a tratti folkloristica, la presenza italiana in Grecia per la vittoria elettorale di Syriza e di Alexis Tsipras. Creando anche qualche incomprensione, tipo che in piazza si stesse festeggiando con un omaggio canoro a Peter Sellers.

bandiera rossa

asperger inaki

Iñaki e Asperger

Through Me” è il bel lavoro di Andrea Lamount che per 24 mesi si è intrufolata nella vita di Iñaki, 12enne che viene da Marte.

Syriza, Podemos, Cinque Stelle

Grecia, Spagna, Italia. Syriza, Podemos, Movimento 5 Stelle.

Potete spendere e leggere molte parole a cercar differenze e somiglianze nelle risposte politiche mediterranee alla crisi europea.

Ma se avete poco tempo vi possono bastare gli screenshot di tre siti.

Che già molto dicono.

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Non c’è deflazione per il Cucciolone

Torna, dopo quasi due anni, il Cornetto-Index. Siamo in deflazione, ma non per i prodotti Algida.

Prezzo Cucciolone 2002: 0.77 euro (1500 lire)
Prezzo Cucciolone 2013: 1.30 euro (2500 lire)
Prezzo Cucciolone 2015: 1.40 euro (2700 lire)

Rendimento annuo del 4,70% (se avete fatto scorta nel 2002).
Rendimento degli ultimi anni 3,50% anno.

notte luci strada

E’ ancora notte, non è ancora mattina

E’ ancora notte. C’è un’aria che pela. Un po’ di stelle sopra, la pianura di sotto. La catena sotto si lamenta, che con l’età che c’ha, avrà freddo anche lei. Pedala va, che le mucche non aspettano.

Non è ancora mattina. C’è un’aria che pela. Un po’ di stelle di sopra, la strada di sotto. La macchina non parte al primo colpo, avrà freddo anche lei oppure sono io che sono un po’ cotto. Tira sul il riscaldamento va là, che se poi mi ammalo chi li sente i miei.

E’ ancora notte, non è ancora mattina. A. e G. incrociano le loro vite lungo una strada di provincia emiliana come tante.

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La Scozia ha già vinto

La Scozia ha già vinto e ha già vinto Alex Salmond. Anche se prevarrà il “no” all’indipendenza, verrà concessa da Londra un’autonomia mai vista. Senza contare l’ estesa copertura dei media di tutto il mondo: un fenomenale marketing territoriale.

lombosciatalgia

La nostra relazione

Dovresti pensare di più ai momenti belli. E anche a quelli stupidi. Che poi quelli stupidi contengono spesso il più alto tasso di energica, primitiva felicità. Dovresti metterli da parte, prendertene cura di tanto in tanto, farne scorta per i giorni di tempesta. Perchè in ogni relazione, anche la più tenace, la più intensa, la più affiatata, arriverà quel giorno di tempesta. E solo le buone scorte avranno speranza di salvarti dal naufragio.Quella volta distesi in un prato di rugiada a farsi sorprendere dall’alba. Te la ricordi ? Quella volta a correre fino a scoppiare dietro l’ultimo treno per Edimburgo o per Parma. Quella volta finiti a gambe all’aria sul sentiero di montagna  dove i decibel delle risate superarono di poco quelli della sonora culata. Quella volta che rotolammo giù dalla collina con l’incosciente ingenuità dei trent’anni. Quella volta che sfidammo la gravità e il buon senso, solo perchè era il momento. Quella volta sugli scogli a guardare l’oceano, il vento potente alle spalle e il cielo pulito di sopra.

Tutte quelle volte che c’abbiamo provato e riprovato, per gioco o sul serio,a vivere tutto come se fossimo una cosa sola. Te le ricordi ?

Io sì e sono la mia buona scorta per non far naufragare la nostra relazione.

È il quinto giorno di una stramaledetta, cosmica, apocalittica, paralizzante sciatalgia. Mia cara amata schiena, rimetteremo insieme tutti i pezzi. Altre tempeste e altri naufragi ci aspettano. Altre magnifiche scorte da fare. Vorremo mica perderceli ?

Il mio funerale

Dieci anni fa di questi giorni, in Iraq, veniva rapito e ucciso Zonker. Nella piccola internet italiana di allora (pre-social network) un nickname valeva più della carta d’identità.

Io lo conoscevo così Enzo Baldoni.

Zonker faceva giornalismo sul serio, ma più per passione che per campare. Qualche disgraziato che è ancora nel giro diceva, con tono dispregiativo, che era morto per il suo stupido hobby. Non era ovviamente così.

Di tutte le cose che ha scritto in giro per la Rete, una di quelle che mi è rimasta appiccicata addosso negli anni è il programma che aveva messo giù per un funerale: il suo.

Il mio funerale

Enzo Baldoni, 24 maggio 2003

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Tutti in Nebraska

Sorrentino e grandi bellezze a parte, da queste parti si tifa per June Squibb (miglior attrice non protagonista) e Bruce Dern. Sarà durissima, quasi come vincere un milione di dollari alla lotteria. Concorrenza spietata: Dallas Buyers Club strameriterebbe sia per Matthew McConaughey che per Jared Leto, con The Wolf of Wall Street pronto ad azzannare con Di Caprio e Scorsese.

Telegram per Whatsapp

Dall’alto dei suoi 430 milioni di utenti e 50 miliardi di messaggi al giorno, Whatsapp può stare tranquilla per un po’. Ma forse non per molto.

Telegram, creatura dei fratelli Durov (quelli di VK), ha tutte le carte in regola per soffiare molti utenti al colosso di instant messaging.

Da una parte strizza l’occhio all’utente medio con il “gratis” e maggiori funzioni e velocità, dall’altra attira gli utenti più evoluti con open source e privacy avanzata.

In questi giorni in Spagna e nell’emisfero latino-americano sta registrando percentuali di crescita notevoli.

Gli stessi dati di Whatsapp, che ha più che raddoppiato gli utenti in meno di un anno, ci ricordano quanto può essere impetuosa e virale la crescita di una applicazione.

Inciampare in un mondo di nerd

Una nota azienda di sicurezza informatica ha pubblicato la settimana scorsa un’indagine (alias sondaggione) tra 6.000 genitori di 10 paesi sul rapporto tra infanzia e tecnologia. I risultati sono ottimi spunti per la categoria giornalistica del “signora mia, che tempi“.

Ad esempio : Il 70% dei bambini sotto i due anni saprebbe usare un mouse, ma solo il 14% sarebbe in grado allacciarsi le scarpe.

Ci attende quindi, per deduzione, un mondo di nerd con le scarpe a strappo.

Oppure no. Il sondaggione è infatti alla seconda edizione: nel 2010, alla stessa età, solo il 9% sapeva allacciarsi le scarpe.

Di questo passo,signora mia, finisce che a tre anni sanno farsi il nodo alla cravatta.

ps: nel 2010 nel sondaggio era compresa anche l’Italia, oggi sostituita dalla Repubblica Ceca. Così tanto per capire l’aria che tira.

D’Alema non esterna su Redford ?

Dopo l’uscita di “Gravity” il dibattito sulle inesattezze scientifiche messe in scena da Alfonso Cuarón fu piuttosto vivace.

Ora che è uscito “All is lost” temo la nutrita schiera di velisti perplessi sulle avventure di Robert Redford.

Tre anni di Registro delle Opposizioni

Ad inizio febbraio il Registro delle Opposizioni compie 3 anni.

La Fondazione Bordoni, che si occupa della gestione tecnica dello strumento “anti-telemarketing”, ha fornito gli ultimi dati aggiornati al 1 gennaio 2014: le utenze iscritte sarebbero 1.242.221, addirittura in calo per la prima volta (se non si tratta di un errore nei conteggi) rispetto al mese precedente. In un anno gli iscritti sono aumentati meno di 50.000 unità, ad un media di circa 4.000 al mese.

Dopo 3 anni quindi le utenze iscritte sono circa il 9% del totale (in 10 anni in UK erano al 60%). Un risultato deludente, ben previsto, a suo tempo, dalle lobby del settore, consapevoli della convenienza numerica e percentuale del passaggio dall’opt-in all’opt-out.

 

Il modello argentino

Con un’inflazione che galoppa in abbondante doppia cifra (al di là delle rilevazioni governative) in Argentina gli acquisti su e-commerce esteri sono parecchio utilizzati. O almeno lo erano.

Per mettere un freno al fenomeno già da tempo il governo tassa tutti gli acquisti esteri con cifre che possono arrivare all’85% del valore del bene. Inoltre ha complicato il processo di acquisto con adempimenti burocratici (compilazione di moduli fiscali) e in questi giorni ha imposto un limite di soli 2 acquisti annui a soggetto.

Per una volta non c’è niente da invidiare all’estero.

Una cosa semplice

Vedi il promo di un vecchio film alla tv.

Ti viene da cercare una cosa su Wikipedia.

Trovi il nome di un tizio.

Scovi la pagina di una minuscola casa editrice.

Compri un libro semi-clandestino di 400 pagine, ma in versione ebook a 1,79 euro.

Scopri una storia incredibile che a Hollywood ci farebbero la firma.

Ecco a me della Rete è sempre piaciuta questa cosa semplice qui, che ti permette di scoprire storie incredibili.

E chi l’ha detto ?

Qualche ora fa Fiorella Mannoia, sempre molto attiva sui social, sul tema dell’annunciata decurtazione di 150 euro dallo stipendio di decine di migliaia di insegnanti ha pubblicato la citazione che trovate nell’immagine qui a fianco, attribuendola a Calvino.

E però Calvino non l’ha mai scritta.

E’ un datato equivoco che viene da uno scritto di qualche anno fa sul blog della professoressa Gabriella Giudici (la citazione è da attribuire a lei).

Da lì è partito il copia-incolla virale.

Un piccolo episodio. Verrebbe da dire ininfluente.

Però simile a moltissimi altri.

Mastella che cita in Parlamento Pablo Neruda, che poi Neruda non è. Saviano che cita don Milani che don Milani non è.

C’entra molto credo la velocità del nostro tempo, la massa infinita di informazioni (troppe da controllare) e una diffusa trascuratezza per i dettagli.

Forse abbiamo un problema e quindi: “be careful about quotes found on the internet, they might be wrong.” Come diceva Albert Einstein.

forconi me cojoni

I Forconi, me cojoni

Attenzione il seguento testo ha contenuti non adatti ad un pubblico non radical chic.

La Rivoluzione, rigorosamente maiuscola, è in ritardo di un anno. L’orologio della Storia era già posizionato per l’8 ottobre del 2012.

Qualcosa andò storto. Dovevano essere “sei giorni di fuoco per l’Italia“, ma finì che se ne accorsero solo gli automobilisti sulla regionale Pontina 148 all’incrocio per Latina.

Latina caput mundi. Latina il focolaio della Rivoluzione. Avresti mai detto ?

Un anno e un mese dopo quelli del “Comitati Riuniti Agricoli” dell’Agro Pontino e il movimento “Dignità Sociale”, capitanati da Danilo Calvani (quello che viaggia sulla vecchia Jaguar), trovano attenzione in un’Italia ancor più incattivita e disorientata.

La trovano grazie anche ad un incessante lavoro di coordinamento e raccolta di tutti quei piccoli, micro-casalinghi movimenti politici e sociali sparsi per l’Italia che nessuno è disposto a filarsi, manco sulla quindicesima pagina del giornale di provincia, e che hanno leader (oddio) piuttosto atipici per il dibattito pubblico.

Sono gli stessi che emergono in queste ore dalla impietosa radiografia che si sta facendo del cosiddetto “Movimento dei Forconi“: impallinati del signoraggio, complottisti al quadrato, anti-euro e pro-lira, fissati del Gruppo Bilderberg, antisemiti di ritorno. Perfino convinti sostenitori delle scie chimiche.

Un insieme umano che solo in un Paese profondamente indebolito dal punto di vista economico, politico, sociale e culturale trova seguito e spazio.

Di tutto questo a chi scende in rotonda (anche la scelta dei luoghi ha significati profondi) poco importa. Il messaggio comune (oltre al Mameli in versione poropò poropopopo) è “basta politici” o lo slogan preso in prestito da Beppe Grillo “tutti a casa”.

L’altro giorno davanti a Montecitorio Carlo Sibilia, uno dei deputati cinquestelle più “creativi” (impallinatissimo di Bilderberg e a quanto pare di matrimonio tra specie diverse purchè consenzienti) conveniva con la piccola folla : tutti a casa. Poi però gli hanno urlato: “anche te !“.

C’è rimasto male.

La politica intanto rincorre affannata e annusa l’aria, tra tentazioni di tanto peggio tanto meglio (Grillo e Berlusconi) e speranze che le feste di Natale arrivino presto (Letta-Alfano).

Perchè a Natale, da che mondo e mondo, non si son mai viste rivoluzioni.

Neanche a Latina.