Rimandato l’assalto del telemarketing

Ieri il senatore Malan ha ritirato l’emendamento sull’introduzione del meccanismo dell’opt-out (silenzio assenso) nel telemarketing italiano.

Il relatore MALAN (PdL) ritira l’emendamento 20.0.2 riservandosi di ripresentarlo in una diversa formulazione per la discussione in Assemblea, con la finalità di predisporre una disciplina delle attività promozionali con adeguate garanzie a tutela della riservatezza dei cittadini.

Chi salva un fatto salva la verità intera

Factcheck.it è l’ultimo, quasi clandestino, progetto di Sergio Maistrello:

un contenitore in divenire nel quale raccogliere punti fermi sul rapporto tra fatti e racconto dei fatti. Un percorso, disordinato e tortuoso, verso una raccolta ragionata di principi di giornalismo attento ai fatti.”

L’ho scoperto per caso grazie a un link a queste pagine.

Potete pensare che questo post sia una specie di scambio di cortesie. Non è così.

Factcheck.it è una cosa seria ed intelligente che merita attenzione.

Come tutte le cose serie ed intelligenti è probabile che in questo Paese non abbia gran fortuna.

Però non provarci sarebbe davvero un peccato mortale.

Quel giorno con la nebbia pilotava Berlusconi (video)

Ho visto oggi il video della telefonata di Berlusconi a Ballarò fatta per controbattere a quello che lui stesso ha definito il “festival delle calunnie e delle falsità“. Il primo punto del presunto festival era il viaggio in Russia da Putin. Testualmente il Presidente del Consiglio ha detto :

1 – in Russia sono stato un giorno solo
2 – sono arrivato giovedì sera
3 – ho lavorato tutto il venerdì
4 – ho lavorato con Putin sulla situazione internazionale il sabato mattina
5 – sono ripartito in ritardo, non per la neve, ma per la nebbia

Ora, a Silvio Berlusconi l’età e la fatica devono aver confuso un po’ le idee:

1 – in Russia è stato mercoledì, giovedì e venerdì.
2 – è arrivato a San Pietroburgo mercoledì prima di cena (qui da noi era pomeriggio), annullando improvvisamente il previsto pranzo a Roma con i reali di Giordania.
3 – giovedì ha fatto un meeting virtuale a 3 (Erdogan in videoconferenza) e incontrato imprenditori russi. Sul programma di giovedì sera-notte non si hanno dettagli.
4 – venerdì è atterrato a Milano, annullando la prevista seduta del Consiglio dei Ministri.

Per quanto riguarda la nebbia: come potete notare nel video qui sotto Berlusconi venerdì si trovava sul lago Valday a 280 chilometri da San Pietroburgo (nel video integrale si vedono le cupole del monastero di Iversky) e si lascia alle spalle Putin a bordo di un Beriev Be-200, un aereo anfibio. La giornata grigia non impedisce all’aereo di alzarsi in volo e allo stesso Berlusconi di provare l’ebrezza dei comandi.

Nel video poi si vede l’arrivo e la ri-partenza di Berlusconi dall’aereoporto di San Pietroburgo. In una nebbia che a Varese si bacerebbero i gomiti.

Cicchitto e Gasparri alle parallele

Cicchitto e Gasparri che devono dichiarare che Marrazzo non si deve dimettere (ripeto non) è uno spettacolo sostanzialmente impagabile.

Tutta colpa del Capo con le sue incontinenze. E dei facili, troppo facili, parallelismi.

Il protocollo Letterman

Capisco che umanamente possa essere difficile, che l’idea della tua vita familiare e sentimentale che va in frantumi non sia un incentivo, capisco che il coraggio in certe occasioni non ti si para davanti all’improvviso.

Ma dopo decenni di casistica del settore scandali politico-sessuali e affini, credo che ormai sia chiaro che un uomo politico ricattato deve applicare il protocollo Letterman: anticipare il ricatto e confessare in pubblico.

Perchè della verità troppo spesso si ignora il valore terapeutico e liberatorio. Verso se stessi e verso gli altri.

Quante tariffe per cellulari ? 1.217.652

Le offerte di tariffe per cellulari in Gran Bretagna superano il milione.

Avete capito bene: si può scegliere tra 1.217.652 diverse combinazioni di piani tariffari.

A dirlo è un gruppo di ricercatori in matematica e statistica dell’università di Oxford, che per semplificare un filo la vita ai poveri utenti d’oltremanica ha messo online da qualche mese un semplice ed efficace comparatore di prezzi: si chiama BillMonitor.

In 5 minuti scoprite la tariffa che fa per voi, senza gli estenuanti slalom tra decine di asterischi.

In Italia l’unico servizio che si avvicina a BillMonitor è SoStariffe (poi se ne avete altri potete suggerirli).

BillMonitor è anche utile per farsi un’idea (chiamatela pure superficiale) delle differenze tra il mercato inglese e quello nostrano.

Esperimento: inserire gli stessi dati sui due siti.

Esempio pratico: 600 minuti di traffico, 600 sms al mese, 1Gb di dati, telefono Blackberry 8900 Curve.

In questo momento BillMonitor trova come miglior offerta quella di T-Mobile (700 minuti, sms illimitati, 1 GB di dati, 18 mesi di contratto, email senza limiti) a 35 sterline al mese (38,10 euro).

La migliore offerta scovata da Sostariffe in Italia è Tim Tutto Compreso (600 minuti, 600 sms, 1 gb di dati totali per email e navigazione, 24 mesi di contratto, e un sacco di “se” e di “ma“) al prezzo mensile di 75 euro.

Magari è un esempio sfortunato. Magari no.

Se Barbarossa paga i conti degli amici

Barbarossa, il Braveheart della Brianza, si ferma al cinema a quota 702.000 euro di incasso. Difficilmente raggiungerà i 900.000 euro, prima di abbandonare definitivamente gli schermi.

Il regista e produttore Martinelli ha detto al Corriere il 29 settembre: “Ho fatto un film storico da 30 milioni di dollari“. Oggi dice che è costato in tutto 12 milioni di euro, promozione compresa. Miracoli del cambio valuta.

Fortunatamente la pellicola ha incassato preventivamente dal Ministro Bondi 1 milione e 600 mila euro di contributo pubblico (più tutti i milioni che c’ha messo la Rai come co-produttore) se no chi lo pagava il sito del film fatto dalla Betastudios del giovane Fabio Betti, grande amico dei figli di Umberto Bossi e già autore dell’applicazione per Facebook “Rimbalza il clandestino” ?

Magari hanno visto Bob Roberts

Titolo un briciolo criptico. Ma apposta.

Una specie di appunto da tirare fuori nel caso che.

Ma speriamo di no.

Il giudice dai calzini turchesi

Tutti sono avvertiti. Tutti.

Io, te, il fruttivendolo sotto casa, il barista, la parrucchiera, il fotografo.

Tutti.

Tutti quelli che possono anche solo pensare di dire o fare qualcosa che possa danneggiare lui.

Sono avvertiti. Tutti.

Perchè tutti, pensa lui, hanno qualche scheletro nell’armadio.

O al limite un paio di calzini turchesi.

Siete avvertiti.

Guardatevi le spalle e rifatevi il guardaroba.

Tutti.

10 ottobre – Berlusconi : “un giudice di cui se ne sentiranno venir fuori delle belle“. (video)

16 ottobreCanale 5 a caccia del giudice

Il nostro socio nel nuovo nucleare

Edf è la società francese che è partner al 50% con Enel in “Sviluppo Nucleare Italia srl“.

In sostanza il “socio” privilegiato del nuovo programma nucleare voluto dal Governo italiano.

Edf è da qualche ora al centro di un’inchiesta che l’accusa di aver portato in Siberia un pacco di rifiuti nucleari, “custoditi” (si fa per dire) all’aria aperta.

(La video-inchiesta andata in onda ieri sera sul canale “Arte” la trovate qui, ma non è visibile dall’Italia)

Noi a Ciuccotorto c’abbiamo un sindaco

Noi a Ciuccotorto c’abbiamo un sindaco un po’ sui generis, tanto per stare sul leggero.

E’ ricco sfondato e gli piace mostrarlo. Ha fatto i soldi con le panetterie.

Cioè, se te vuoi comprarti il pane, non c’è santo che tenga: nel giro di 30 chilometri da lui devi, di riffa o di raffa, passare.

C’ha avuto in passato più di un guaio con la giustizia. Mormorano che per metter su quella specie di monopolio dello sfilatino abbia oliato i meccanismi di qua e di là, di su e di giù.

C’ha un’età da ultra-pensionato ed è sposato, ma gli piacciono le ragazze, diciamo così, piuttosto giovani.

L’hanno beccato parecchie volte in situazioni piccanti in locali equivoci.

Ci sono foto di lui che palpa le commesse delle sue panetterie e corre voce che ogni tanto passi dall’ufficio anagrafe per farsi dare la lista delle neo-maggiorenni per chiamarle e fare gli auguri di buon compleanno.

Come potete immaginare, in Provincia quando parli di Ciuccotorto a tutti gli viene in mente quella macchietta del sindaco panettiere con la mania per il riporto e la passione per le ragazze giovani e prosperose. E si dan di gomito.

Lui di questa cosa qui si incazza come una iena, perchè c’ha anche un ego ben piazzato.

Così adesso l’assessore al “Turismo e difesa dell’immagine di Ciuccotorto nel mondo” (sì davvero, c’abbiamo un assessore che fa quella roba lì) ha deciso che metterà su una squadretta di giovani che girerà i bar della provincia e ogni volta che qualcuno farà una battuta sul sindaco, partirà un pistolotto chilometrico su quanto è bello Ciuccotorto e che buon vino fanno a Ciuccotorto e che bel panorama c’è a Ciuccotorto e che sono solo invidiosi quelli che non abitano a Ciuccortorto e che gran sindaco c’abbiamo a Ciuccotorto.

L’assessore ha detto che l’idea l’ha presa da qui.

Telefonare a Lucio Malan, meglio nei festivi

Se nei prossimi mesi a pranzo e a cena sarete interrotti spesso e volentieri dalle telefonate insistenti di chi vi vuole appioppare l’ultimo favoloso contratto telefonico o l’imperdibile offerta di un set di vini doc, non prendetevela troppo con la signorina del call center.

Piuttosto telefonate per ringraziare all’onorevole Lucio Malan del PDL.

Come scrive Guido Scorza, in questi minuti (la seduta è iniziata alle 16) il senatore sta inserendo di soppiatto in un decreto legge che parla di tutt’altro, una sorta di “liberalizzazione” del telemarketing.

Lucio Malan è lo stesso senatore che ha presentato pochi giorni fa un disegno di legge per re-introdurre l’immunità parlamentare.

Se qualcuno volesse chiedere maggiori e dirette delucidazioni al senatore può contattarlo al telefono:

A) quando si trova a Roma a questi numeri.

B) quando si trova a casa in pantofole invece lo trovate qui.

Aggiornamento del 4 novembre : infine il provvedimento è stato approvato.

Se Apple deve chiedere il permesso ai cinesi

Nel 2010 ci sarà la “liberalizzazione” delle estensioni dei domini.

Non più solo le 251 estensioni degli stati nazionali (.it, .fr, etc) o le 21 generiche (.com, net,..) ma anche roba tipo pincopallino.eco, oppure zoro.roma o berlusconi.escort.

Ovviamente le nuove estensioni dovranno essere approvate dall’Icann, che pochi giorni fa ha pubblicato la terza e quasi definitiva versione delle linee guida per i nuovi domini.

Per proporre ad esempio la creazione del suffisso “.roma” bisognerà ottenere l’approvazione del sindaco Alemanno.

La cosa curiosa è che se Steve Jobs ed Apple volessero proporre i domini “.mac” dovrebbero prima passare a chiedere il permesso al partito comunista cinese.

Tutta colpa di Macao.

Primus super paracules

Io non ho nessun potere. Non sono un capo dei ministri, ma un primus inter pares, non nomino i ministri né li dismetto. Mentre il capo dello Stato li chiama e loro vanno da lui quando vuole e come vuole, io non avrei nemmeno questo potere

(Silvio Berlusconi, il Giornale, 22 giugno 2009)

Giampilieri: le foto. Del 2007.

Cercando su Flickr si trovano molte foto del disastro di Giampilieri in provincia di Messina.

Non quelle di oggi.

Quelle di 2 anni fa. Ottobre 2007.

E ti domandi se tutto questo ha senso.

Servizio Pubblico (Australiano)

Emma Alberici, corrispondente dell’ABC in Europa, ha confezionato il programma di 30 minuti su Berlusconi e l’Italia del 2009.

Un’altra anti-italiana da aggiungere alla lista del complotto pluto-demo-eccetera eccetera eccetera.

L’ABC (Australian Broadcasting Company) è, per inciso, la televisione pubblica australiana.

(via Gilioli)

E Bertolaso disse: quelle sono baracche

A metà settembre vi raccontavo di come i vertici della Protezione Civile non vedessero di buon occhio le casette trentine di Onna, le prime consegnate agli abruzzesi.

Secondo il racconto (in tempi non sospetti) di don Ivan Maffeis: “la disponibilità del Trentino (a montare in tempi rapidi le casette come quelle poi usate ad Onna) ha però incontrato resistenze, che hanno portato la Protezione Civile nazionale a riprogrammare gli interventi e a spostarci dal Comune dell’Aquila (Paganica e Coppito). Ci sono stati affidati i paesi di San Demetrio e di Villa S. Angelo“.

Tanto più che sul settimanale “Vita Trentina” si possono vedere le foto dei volontari che a Paganica preparano i basamenti per le casette poi “smantellate con le ruspe per ordine del Governo“.

Guido Bertolaso, il giorno della consegna ufficiale al fianco di Berlusconi, si indispettì un po’ con chi gli faceva notare che quelle non erano le case previste dal Governo:

qui abbiamo un successo del Sistema Italia, di cui dovremmo tutti essere orgogliosi e invece si sollevano dei distinguo fra chi li ha costruiti e chi li ha finanziati.

E poi aggiunse:queste sono case assolutamente definitive, vengono utilizzate come chalet o seconde case nelle zone di montagna e sull’Appennino“.

Silvio Berlusconi si spinse più in là: “sono vere e proprie ville

Guido Bertolaso, non la pensava così qualche mese prima.

La conferma incidentalmente viene oggi da un particolare che si trova nel bel reportage di Cesare Fiumi per il Corriere Magazine.

A parlare è un terremotato, Vicenzo Vivio:Anche se quello che m’ha fatto più male è stata la storia delle case di Paganica. Ah, non lo sa? Il Trentino, ancora mesi fa, ci aveva offerto le stesse casette che sono state consegnate a Onna.

Erano un’ottima soluzione per passare subito dalle tende a un tetto, restando assieme. E l’assemblea dei cittadini era orientata su questa scelta e anch’io mi sono battuto per dire sì.

Fino a quando ha preso la parola Bertolaso, il capo della Protezione Civile, criticando pesantemente il progetto, sponsorizzando le sue C.a.s.e. e arringando la gente ormai disorientata:

Ma voi a Paganica, cosa volete case o baracche?””.

Figurarsi, tutti a gridare: “Le case, le case”. Così io ho rimediato una figuraccia e le cosidette baracche (qui in video) le ha prese, ben contento, il comune di San Demetrio de’ Vestini“.

Solo il tempo, gli anni e una discussione approfondita ci diranno se quello che si può definire “Esperimento Abruzzo“, voluto da Bertolaso e Berlusconi per l’Aquila, sarà davvero un modello da applicare a future catastrofi e terremoti.

Una discussione approfondita ed equilibrata che dovrà prendere in esame aspetti positivi e aspetti negativi, costi economici e costi sociali, non solo nel breve ma anche nel medio e lungo periodo.

Una discussione che si spera nel frattempo ci risparmi altri set televisivi, spumante governativo e forse, dico forse, un po’ di ipocrisia.