Il problema dei ritorni

Il problema è che quando torni il pelo sullo stomaco magari si è, anche se di poco, accorciato. Sei stato fuori, hai preso aria fresca e allora si fa sotto il problema della nausea che ti viene a vedere che tutto il gioco, la politica, i titoli dei giornali del tuo Paese girano attorno al grande dilemma: come facciamo a salvare Silvio Berlusconi dal tribunale e da una condanna ?

E la nausea non si fa certo indietro quando pensi che fra qualche anno (pochi o tanti che siano), quando Silvio Berlusconi sarà passato ad altra vita, molti con gran tuffo carpiato giureranno che anche loro era nauseati.

Tu non te li ricordi così nauseati, ma fa lo stesso.

Tu stai lì a veder ricrescere il pelo sullo stomaco e a sperare che prima o poi non ti soffochi.

Gheddafi: mille ragazze posson bastare (foto)

<%image(gheddafi 1000 ragazze.jpg|594|506|gheddafi 1.000 ragazze per)%> Immaginate voi lo stato d’animo di Silvio Berlusconi nel leggere l’annuncio (qui a fianco) per il reclutamento delle 1.000 (mille) giovani ragazze di Gheddafi ? No dico lo immaginate ?

Come sempre cliccare per ingrandire

Tony Lomba e la Woodstock cattolica

<%image(tramonto santiago.jpg|450|600|tramonto santiago de compostela)%>Una specie di Woodstock permanente del cattolicesimo.

Abbracciata dal tramonto Santiago de Compostela si dimentica per un attimo del gran casino di pellegrini più o meno zoppicanti e vescicati, dei cori dei fedeli, delle braghette degli scout e dell’alta marea di souvenir made in china.

Pare tirare un respiro. Uno solo.

Poi è di nuovo tempo di tavoli nei vicoli, di piatti di pesce e molluschi, di Albariño e gran vociare. Nella Plaza Cervantes c’è il pieno di gente e di Estrella Galicia per Tony Lomba, che per quel poco che ho capito è una specie di eroe pop-trash dell’estate galiziana 2010.

Sotto il cielo di San Giacomo c’è posto per tutti.

La faccia della terra

Nella notte di Donostia-San Sebastian i muri della città vecchia si riempiono dei visi, quasi tutti giovani o giovanissimi, dei detenuti “politici” dell’indipendenza basca. Da sempre Aste Nagusia, la semana grande, è una vetrina per la causa basca. Alla mattina di quei volti non c’è più traccia, strappati via, inghiottiti dalla folla, dalle piccole montagne di pintxos e dalla vita normale di tutti i giorni.

Sono circa 750 i detenuti baschi nelle carceri spagnole. Assassini e ideologi. Ragazze e uomini fatti.

E’ strano e difficile per chi viene da fuori capire una terra così, che si riconosce soprattutto in una lingua cruda, antica e misteriosa.

E’ difficile, ma con molta probabilità la causa basca trova più ragioni nel sorriso spianato delle ragazze che ballano in piazza al suono improvvisato della fisamornica che nella scelta, dura e disperata, della violenza indipendentista ed identitaria.

O così a me oggi pare.

Sostituzioni aviarie

<%image(aironi valladolid.jpg|800|600|aironi valladolid)%>Mentre cerco di scrollarmi di dosso il calor di Valladolid penso che qui la cosa più curiosa è la sostituzione, massiccia e implacabile, dei piccioni con gli aironi. E non sono allucinazioni da Ribeira del Duero (come foto dimostra).