Il quartiere di Sucate

La campagna elettorale per Milano su nuovi media ha generato in queste settimane una montagna di prese in giro colossali ai danni del candidato Moratti.

Ultima in ordine di arrivo la triste vicenda del quartiere Sucate. (che non esisterebbe, ma riesce lo stesso a suscitare l’attenzione preoccupata del sindaco Moratti)

I giovani violenti di Milano

Francesca Pagani, anni 65, finisce all’ospedale presumibilmente strattonata da un sostenitore di Pisapia di anni 56.

Antonio R., anni 61, sporge denuncia dopo una presunta aggressione da parte di attivisti del Pdl.

Si consiglia qualche tisana in più agli umarells meneghini.

Balconi Puliti: vietate le bandiere

<%image(novellara bandiere referendum.jpg|490|450|novellara bandiere referendum)%>E’ successo che nella bassa reggiana il consigliere di opposizione del Pdl Cristina Fantinati abbia preso molto a cuore la questione della legalità, se così la vogliamo chiamare.

Quindi, dopo una passeggiata per le vie di Novellara, ha imbracciato carta e penna e ha scritto al prefetto, al sindaco e ai vigili urbani (immagine a fianco).

“…su segnalazione di alcuni cittadini, mi sono recata presso Via Biasiotto civico 1, 3 e 8 e ho verificato che i residenti avevano esposto su finestre e balconi bandiere con propaganda elettorale a favore del si’ al referendum di Giugno, pertanto ho segnalato immediatamente alla Polizia Municipale questo illecito. A quanto mi risulta, la legge 212 del 1956 all’art. 6 prevede che a partire dal trentesimo giorno precedente la data fissata per elezioni o referendum, è vietata ogni forma di propaganda elettorale luminosa o figurativa, a carattere fisso in luogo pubblico, escluse le insegne indicanti le sedi dei partiti. Tale norma si riferisce anche alla campagna elettorale per i referendum e la violazione comporta sanzioni amministrative tra 103 € e 1032 €”

In effetti le leggi che regolano la propaganda elettorale in Italia sono molto precise (al centimetro) e molto stringenti. E’ anche vero che vengono disattese il più delle volte e in maniera massiccia dalle stesse forze politiche che poi si autoassolvono e si condonano le multe per i manifesti selvaggi che in tempi elettorali invadono ogni strada di paesi e città.

Ma per salvare le apparenze e la legalità c’è sempre a disposizione via Viscardo Bruno Biasiotto.

Effetto Ansaloni ed effetto Pisapia

Molti conoscono Red Ronnie, pochi conoscono Gabriele Ansaloni.

Red Ronnie è da molti anni amico di Letizia Moratti grazie alla comune frequentazione della famiglia Muccioli e di San Patrignano.

Red Ronnie nelle ultime 48 ore ha intrapreso una battaglia digitale contro Giuliano Pisapia. Lo ha fatto principalmente attraverso la sua pagina Facebook incolpando Pisapia della cancellazione di eventi musicali curati da Gabriele Ansaloni per conto del Comune di Milano.

L’attacco a testa bassa di Red Ronnie ha avuto una reazione digitale piuttosto vivace. La sua bacheca è in questo momento invasa da centinaia di commenti ironici e di sberleffo.

Insomma una pessima operazione di comunicazione digitale.

Ed è un peccato, perchè sarebbe bastato poco.

Sarebbe bastato chiedere aiuto a Gabriele Ansaloni che oltre ad occuparsi di musica è anche stato scelto dal sindaco Letizia Moratti come consulente per “l’attività di supporto strategico e progettuale di piani di comunicazione in ambienti digitali, web e new media” del Comune di Milano.

Costo annuo ? 60.000 euro a favore di Gabriele Ansaloni in arte Red Ronnie.

Brambilla fact checking

La qualità della classe di governo ai tempi di Berlusconi si intuisce dalle piccole cose, dai particolari.

Nei giorni scorsi una fedelissima del Presidente del Consiglio (quasi potremmo definirla una “devota”) come il ministro del turismo Michela Brambilla ha scritto un comunicato in cui si proclamava urbi et orbi che l’Italia ritornava ad essere protagonista del turismo europeo grazie al contributo e all’immagine di Silvio Berlusconi:

Il Presidente del Consiglio ha prestato la propria immagine per realizzare la campagna di spot dell’Italia, nessun capo di governo del mondo aveva mai messo la propria faccia per promuovere il proprio Paese. La sua autorevolezza e il suo prestigio internazionale hanno quindi dato, ancora una volta, un grande e concreto contributo alla nostra industria del turismo ed alla nostra economia, registrato oggi inequivocabilmente dai dati europei che ci pongono come prima destinazione ricercata dai turisti europei“.

I dati europei inequivocabili di cui parla la Brambilla sono quelli stilati nel recente rapporto dell’istituto europeo Eurobarometro sulle tendenze del turismo 2011.

Purtroppo il ministro Brambilla quei dati li ha proprio equivocati.

Prima di tutto è bene dire che il rilevamento di Eurobarometro è stato fatto a febbraio e che invece lo spot turistico con protagonista Silvio Berlusconi è solo di fine marzo. Già con un granello di logica le granitiche certezze del ministro vacillano.

Nel sondaggio fatto da Gallup è vero che l’Italia sale al primo posto davanti a Spagna e Francia come meta preferita del turismo europeo con una percentuale dell’ 11,5%. E’ anche vero che nello stesso rapporto del 2010 era soltanto terza con il 9,2%.

Però se il ministro Brambilla avesse letto davvero il rapporto avrebbe scoperto che i turisti europei non c’entrano affatto, anzi nel 2011 diminuiranno in percentuale. A portare in alto l’Italia è il turismo domestico, ovvero gli italiani che rimarranno in Italia. Basta confrontare le due tabelle qui sotto.

Ma forse saper leggere i dati è chiedere troppo di questi tempi ad un ministro della Repubblica.

<%image(turisti europei 2010.jpg|780|595|turisti europei 2010)%> <%image(turisti europei 2011.jpg|723|590|turisti europei 2011)%>

Apocalisse Pisapia

Non so se adesso, in vista del ballottaggio, gli spin doctor di Letizia Moratti faranno una grande giravolta strategica, ma se vogliono continuare sulla vecchia strada credo che le accuse di furto con scasso a Pisapia non basteranno. Si dovrà passare direttamente al satanismo con sacrifici rituali di gattini indifesi.

Servizio pubblico

Pare che tutta questa colossale scemenza del terremoto di oggi a Roma abbia origine dal fatto che la Rai passa ancora uno stipendio a Roberto Giacobbo.

Stessa spiaggia, stesso mare

Nella Prima Repubblica si chiamavano “governi balneari“. Stavano in piedi una stagione e al primo soffio di vento bum, tutti giù per terra.

Oggi, un mese sì e l’altro pure, il governo Berlusconi procede ad infornate di posti di governo e sottogoverno per tenere a bada gli appettiti di uno Scilipoti o di un Pionati (verrà anche il loro turno, pazientate).

Volete che un governo così resista alla lobby dei bagnini ?

Dai non scherziamo su.

Marrakech: nuovo video dell’attentato

Paolo vive e lavora a Marrakech da diversi anni. Oggi ha pubblicato un video registrato da un amico marocchino subito dopo l’esplosione. E’ un filmato inedito che mostra i primi feriti estratti dal caffè Argana.

Iperlocali che chiudono

Il Guardian ha deciso di chiudere l’esperimento iperlocale avviato due anni fa a Edimburgo, Cardiff e Leeds.

E’ stato bello, ha funzionato, i lettori hanno apprezzato ma “non è economicamente sostenibile“. Questo dice Meg Pickard gran capo della sezione digitale del Guardian.