Ci sono più mele in terra

Quindi, leggendo i dati Apple dell’ultimo trimestre, gli iPhone venduti nel mondo ogni giorno hanno superato le nascite dei bambini: 378.000 contro 371.000.

La chiamavano galaverna

Sulle colline di casa da qualche giorno si è fatta viva la galaverna che, per quelli che gli è rimasta dentro un po’ di insana curiosità da seienne, è sempre un bello spettacolo. (cliccare per ingrandire)

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Ponzoni fa rima con Formigoni

Il video con le dichiarazioni scomposte di Formigoni sul caso Ponzoni pare essere un piccolo segnale che tutto sta per andare a gambe all’aria.

Definire vicende esclusivamente personali (e non politiche) quelle di un ex assessore accusato, tra le altre cose, di finanziamenti illeciti alla campagna elettorale e di rapporti con esponenti della malavita organizzata, pare l’ultimo azzardo di un politico alla deriva. Il passo successivo è l’ormai abusato passo del “a mia insaputa“.

Pippo Civati riassume il lungo elenco delle faccende personali che hanno investito la Regione Lombardia.

Tornare a fare l’italiano

Provo quasi tenerezza per il ministro Patroni Griffi dopo la sua intervista a Repubblica.

Si intuisce il sincero stupore. Lo stupore di veder analizzata la propria vita al centimetro e al centesimo.

Ma, ahimè, funziona così nelle democrazie: la stampa fa le pulci ai politici.

E capisco anche la nostalgia dei tempi andati, quando uno era solo un grand commis e a nessuno importava del doppio stipendio, della casa dell’Inps al Colosseo scontata, del giro di amici importanti.

Insomma di quando uno poteva fare tranquillamente “l’italiano” in santa pace e se usciva un articolo sul Manifesto, comunque la notte dormiva.

Il cattivo esempio

Un penitenziario della California ha rifiutato di consegnare l’ultimo numero della storica rivista “The Atlantic” ad una detenuta-abbonata a causa della copertina che ritrae un Talebano che imbraccia un fucile.

La burocrazia riesce ad essere scema a tutte le latitudini.

Quando internet doveva uccidere la musica

Sono usciti oggi i dati di SoundScan sulle vendite musicali negli Stati Uniti per il 2011.

E’ un fiorire di segni “+“.

E anche quando si scende, come nel caso delle vendite “fisiche” degli album (-5%), è una discesa rallentata rispetto al 2010 (precipitate del 20%).

Le vendite degli album (ovviamente compresi i dati del digitale) salgono del 3,2%. Salgono persino le vendite in vinile (+36%).

Per la prima volta nella storia il totale delle vendite digitali supera quelle fisiche (50,3%) toccando il record di 1,27 miliardi di pezzi.

La “coda lunga” va così così: i 77.000 nuovi album usciti nel 2011 hanno rappresentato il 34% degli acquisti totali. Di questo terzo, il 2% di artisti ha fatto il 90% delle vendite.

(fonte)

Instagram, Obama e quelli che verranno

Che lo staff di Obama abbia deciso, con questo inizio di anno elettorale, di cominciare ad usare Instagram è una notizia insignificante per i destini del mondo.

Più interessante sarà scoprire con quanto ritardo comincerà la corsa dei politici italiani ad aprirsi un account, per poi non saperci che fare.

Una commissione per abolire le commissioni

Un classico italiano: una legge scritta male e una commissione inconcludente.

E’ andata così anche per il provvedimento varato dal fu governo Berlusconi per stabilire il giusto compenso per il lavoro di parlamentare italiano.

Il criterio base era quello di adeguarsi agli standard europei.

Il risultato, dopo mesi, è un pdf di poche pagine con delle tabelle confuse che ammettono l’inevitabile resa.

Stiamo messi così.

Una classe politica delegittimata più che dai propri stipendi dalla qualità (scarsissima) del proprio lavoro.

Pagherei il doppio la metà dei parlamentari in grado di scrivere leggi semplici ma efficaci (e libere dall’influenza di una lobby).

Pagherei il triplo un parlamento trasparente e competente che facesse a meno di commissioni che in sei mesi non riescono neanche a sapere se in Germania esiste un equivalente della “Agenzia Nazionale sulla Sicurezza del Volo” e riempiono una tabella di punti interrogativi.

Per la cronaca esiste e bastano cinque minuti su Google per trovarla. Poi magari con dieci minuti in più si può mandare una mail per chiedere quanto prendono di stipendio.

Quanti Cuccioloni ci possiamo permettere ?

In questi giorni, ricorrendo i dieci anni dell’introduzione dell’Euro, si è molto parlato di inflazione e potere d’acquisto.

Da queste parti, da parecchi anni, invece di affidarsi agli indici Istat si osserva il Cornetto-Index o la sua variante Cucciolone-Index.

Nel dicembre del 2001 con la vecchia moneta un Cucciolone Algida costava 1500 lire ovvero 77 centesimi di euro.

Nel gennaio del 2008, dopo 6 anni, il prezzo era salito a 1.10 euro (+42% ovvero in media un aumento del 7% annuo)

Oggi un Cucciolone, dopo 10 anni, costa 1.20 euro (+55% ovvero in media un aumento del 5,5% annuo).

In sostanza negli ultimi quattro anni l’aumento del prezzo del Cucciolone ha rallentato fermandosi ad un 2,2% all’anno, cifra di poco superiore alla media dell’inflazione rilevata dall’Istat nello stesso periodo (2%).

La crisi morde anche il Cucciolone.