Barbra Streisand e il prosciutto Ferrarini

Un castello, una bella foto, il prosciutto, i droni e Barbra Streisand. Tutto frullato insieme in una storia minuscola ed esemplare.

Da che i vecchi hanno memoria l’han sempre chiamato “il castello del Più Bello” anche se castello non è, ma una villa settecentesca fatta costruire dal conte Antonio Re. Si trova sulle prime colline emiliane, una manciata di chilometri a sud di Reggio Emilia e, incidentalmente, ad un tiro di schioppo da casa mia.

Nei secoli è passata nelle mani di ricche famiglie nobili e borghesi, fino ad approdare nel novecento alla famiglia Ferrarini, quella dei prosciutti.

Il Più Bello sta in posizione panoramica in un luogo molto coreografico, in particolare in autunno quando la vigna ben curata si accende di colori.

E’ un buonissimo esempio di tipica bellezza del paesaggio italiano e un ottimo soggetto fotografico, grazie anche a chi lo possiede.

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Andare a Barbiana

L’ostacolo, quello grosso, era il tornante a destra con certi ghiaioni così. Passato quello era tutta acqua fresca. Non che il resto della strada non si facesse dare del lei.

La giostra cominciava mica tanto dopo il ponte stretto uno sputo, di fianco alla “Casa del Prosciutto“. Che si chiama così il bar-osteria-alimentari ve lo conferma il fatto che pitturato grande sulla parete c’è scritto: “La Casa del Prosciutto“. Se vi capita, fermatevi.

Mio padre su per quei tornanti c’ha portato una 128 bianca, una Regata fumo di Londra e una Punto grigia. Ma ogni volta c’era da gridare al miracolo quando a superare il tornantone erano le tonnellate dell’Opel Ascona verde pisello. L’aveva soprannominata “la Caroline“. Non ho mai capito perchè.

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