A volte credi

A volte mi incanto fissandoti e immagino chissà che cosa.
A volte vorrei appoggiarmi a te con delicatezza e chiudere gli occhi.
A volte mi incazzo perchè ti fili tutti gli altri.
A volte vorrei che tu fossi più dolce.
A volte dimentico che mi hai fregato un sacco di volte.
A volte mi manchi.

A volte ti vorrei picchiare, ma sono solo le 7 di mattina e dove lo trovo un caffè come il tuo a quest’ora, bastarda di una macchinetta.

Fisico o metafisico

Pur non appassionandomi ai referrer, visti i tempi che corrono e le vicende Telecom, questo non potevo proprio lisciarlo.

La curiosità è se il soggetto che è arrivato su queste pagine con la frase citata di seguito, intedesse il tutto in senso fisico o soltanto metafisico. Chissà.

come incu**** il proprio gestore di telefonia mobile

Perseverare

Notizia o notiziola, decidete voi.

Dall’11 settembre 2001 la dottrina dell’amministrazione Bush prevede di attaccare all’estero per essere più sicuri in casa.

Ma a quanto pare, quando si è lontani, la casa rimane poco custodita.

Un reportage investigativo di “Abc news” dimostra che, al contrario di quanto prescrive la normativa, sono molti gli stranieri negli Stati Uniti che frequentano scuole di volo senza nessun controllo effettivo.

Qualcuno, pare, nella stessa scuola dove è passato Mohammed Atta.

5 cose da mangiare prima di morire

<%image(tortelli di zucca.jpg|400|300|5 cose da mangiare prima di morire five thinghs to eat before you die)%>Mi accodo al giochetto “Five Things to Eat Before You die” – del noto filone “cose da fare prima di morire” – e mi aggiungo alla lista di quella che hanno seguito l’esempio di Melissa Kronenthal.

La mia lista di 5 cose da mangiare prima di morire è la seguente:

1) Tortelli di Zucca al burro e salvia (da mia madre)
2) Cannelloni speck e porri (sempre da mia madre)
3) Erbazzone Reggiano (ovviamente in provincia di Reggio)
4) Sugo d’uva (dove lo trovate)
5) Tagliata con scaglie di parmigiano e aceto balsamico (dove scegliete voi)

E’ stata una durissima selezione. E’ rimasta fuori un bel po’ di roba.

Comunque chi volesse può segnalare nei commenti il link al proprio post sulle 5 cose da mangiare prima di morire. Magari se funziona mettiamo su un aggregatore o roba simile per una “guida grastronomica” tutti italiana.

Google e gli accenti

Non so quanti lo sappiano (io non lo sapevo fino a 2 minuti fa, sperimentandolo per caso), ma esiste un modo per migliorare le ricerche con Google quando queste comprendono parole accentate.

Esempio : se cercate “ultrà” (intendendo tifosi), Google restituirà anche pagine contenenti “ultra” (ultra violetti ect). E viceversa.

Altro esempio : se cercate “però” avrete anche pagine su come far crescere peri o informazioni per trasferirvi in provincia di Milano.

Soluzione : aggiungere il segno ” + ” davanti alla parola accentata, ad esempio : “+ultrà“.

Testamento digitale

“…ed infine, la password della mia casella di posta elettronica, quella per il mio account su paypal, la mia password per il blog, i dati per il login del mio conto corrente online , il mio account su ebay, i dati di accesso al mio servizio di hosting, l’accesso per postepay online e le altre mille id e password che nella mia, spero sinceramente, lunga vita digitale ho dovuto e voluto creare, le potete trovare tutte appuntate nel quaderno giallo, marca artena, appoggiato sul primo ripiano dello scaffale di fronte alla scrivania.”

in fede e con affetto
Lorenzo

Visto che una parte della vita (volenti e nolenti) si è convertita al digitale, anche sorella morte si dovrà adeguare.

Facilitate la vita ai vostri eredi e nel caso di prematura dipartita (sto toccando tutto quello che c’è da toccare) ricordatevi, tra le altre cose, di indicare dove avete lasciato il necessario per accedere alla vostra “digital life”.

Per i più previdenti o ansiosi si consigliano protocolli di sicurezza che prevedono più copie, di cui una possibilmente conservata in un caveau di una banca svizzera.

Undici settembre : Report o Attivissimo ?

Domenica sera Report trasmetterà il documentario americano “Confronting the Evidence” sull’attentato alle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001.

Il filmato vuole evidenziare i lati oscuri della vicenda e punta a far riaprire le indagini.

Come sempre, dovunque e ovunque, porto con me la stima e la fiducia per la redazione di Report per il livello del giornalismo d’inchiesta, che unici in Italia, realizzano per una platea così ampia. Però.

Però, in questo caso sarà bene affiancare ad una eventuale visione del video, la lettura delle cose che Paolo Attivissimo e altri scrivono sul blog Undici Settembre.

Se volete documentarvi più a fondo, sempre Paolo, su Apogeonline pubblica una mappa completa dei siti che sostengono le diverse tesi complettiste e anticomplottiste.

Corri più veloce dello spot

Una volta, per quelli che se lo ricordano, si faceva avanti tutta , per saltare la pubblicità, con il tastodoppiafreccia del videoregistratore .

Poi sono arrivati gli hard disk dentro i dvd recorder, ma il tasto preferito rimaneva quello. Poi è venuto il turno delle tecnologie di ad-skipping , ovvero salta lo spot in un colpo solo. Tutto ancora più facile.

Nella personale guerra contro lo spot, il maledetto spettatore, spalleggiato dall’industria tecnologica, ha avuto sempre più cartucce da sparare. Ma gli sceriffi delle media company hanno ribattuto colpo su colpo.

Così dopo le pressioni da superlobby e le cause milionarie alle ditte produttrici di hardware, arriva una nuova formidabile pensata : lo spot di 30 secondi con fermo immagine.

Tu puoi pure mandare avanti a tutta birra, ma per qualche secondo la pubblicità ti rimane impressa nella retina.

Geniale. Se non fosse che il maledetto spettatore alla fine può contare sull’arma finale : veloce passaggio al cesso durante lo spot.

Spiacente, non c’è fermo immagine che tenga.

L’uomo più stupido dell’anno 2006

<%image(penis pump.jpg|177|137|penis pump)%>Battendo gente del calibro di Mahmoud Ahmadinejad (presidente dell’Iran) e Dick Cheney (vice-presidente degli Stati Uniti) Donald Thompson si è aggiudicato il premio dell’uomo più stupido dell’anno assegnato dai mattacchioni del “World Stupidity Awards “.

Per chi non conoscesse i “meriti” di Donald Thompson e per non scendere troppo nei particolari, possiamo dire :

a) che era un rispettabile giudice distrettuale dell’Oklahoma
b) che durante alcuni processi (2 per omicidio) è stato sottoposto, per così dire, a molte pressioni
c) che si è beccato 4 anni di galera
d) che l’immagine in alto non è puramente casuale
e) che nei titoli delle cronache è stato ribatezzato, povero lui, Oklahoma Penis Pump Judge

Le conclusioni tiratele voi.

Myspace e i gatti indisposti

Wired ha votato Myspace come “il peggior coso” del web 2.0

Dio li benedica.

“…the social networking site is about as pleasant to look at as last week’s cat vomit.”

..The user interface is clunky and counterintuitive. Advertising is ubiquitous and invasive. The garish backgrounds and animated images seem sucked from some terrible time portal that leads straight to the nascent web of 1995.”

Liquidi inglesi

Consigli liquidi assolutamente inutili per un soggiorno inglese:

– nel caso acquistiate da Tesco una bottiglia d’acqua gasata con marchio omonimo, è sconsigliabile il minimo sussulto, pena deflagrazione istantanea al momento dell’apertura.

– controllare sempre le etichette del succo di frutta in formato maxi, in particolare quello d’arancia. In caso contrario, si rischia di ingurgitare al primo sorso un super concentrato buono all’incirca per un mese di prime colazioni per una famiglia di 4 persone.

Telecom spiegata dal pizzaiolo

P(izzaiolo): Vedi un po’ , quella Telecom lì, è come se fosse una pizzeria.

C(liente): cioè scusa….?

P: prima c’è stato quello che l’ha avviata e l’ha avviata abbastanza bene. Poi dopo un po’ di anni s’è stancato e volendo incassare (ma neanche tanto) l’ha venduta. Solo che i tipi che l’han comprata i soldi micca ce li avevano e quindi glieli ha prestati la banca. Ora la pizzeria andava ancora bene, però con tutti quei debiti sai com’è…

C: eh in effetti..

P: comunque è andata a finire che i tipi hanno trovato un altro che si voleva comperare la pizzeria e se la comperava con tutti i debiti. Vendendo c’hanno guadagnato pure un bel po’ , mannaggia.

Il tizio che l’ha comprata per ultimo pure lui non c’aveva i soldi. Pure lui è andato dalle banche e così adesso ha una pizzeria, che sì guadagna benino, ma c’ha una montagna di debiti.

C: e secondo te come va a finire ?

P: ah non lo so, comunque intanto per la tua Margherita fan 12 euro.

Grazie per tutto il pesce, ma niente addio

Diceva Tocqueville (o forse qualcun altro, perdonate nel caso l’ignoranza) che spesso quello che chiamiamo “tempo perso“, è quasi sempre tempo guadagnato.

Negli ultimi mesi, per l’incastrarsi di tutta una serie di faccende, il tempo perso dietro al blog è diventato sempre meno.

Ci sono stati momenti in cui in effetti il pensiero di ringraziare per tutto il pesce e dirsi addio ha fatto capolino. Ma,confesso, non me la sono mai cavata un granchè con gli addii.

Così, con la voglia di perdere un po’ più di tempo qua sopra, vi toccherà sopportare da qui in avanti qualche aggiornamento più costante e quotidiano.

Grazie per tutto il pesce, quindi ma , ahivoi, niente addio.