Cattiva ma buona

Italiani sconvolti dai filmati sulle proteste dei monaci: dalle nostre parti non si sono mai visti dei religiosi così impegnati nella difesa di esseri umani già nati

Lia Celi

Voci dalla Birmania

<%image(BannedNiknaymanBlog.jpg|1024|768|blog birmania censura)%>Il regime birmano in corrispodenza della repressione di piazza inasprisce la censura su Internet. In queste ore dalla Birmania (o Myanmar) non è più possibile raggiungere direttamente la piattaforma di blogging blogspot.com utilizzata da alcuni blogger per passare notizie e foto all’esterno.

(vedi immagine a lato, per ingrandire cliccare)

Alcuni link:

http://seinkhalote.blogspot.com/
http://soneseayar.blogspot.com/
http://mmedwatch.blogspot.com/
http://niknayman.blogspot.com/

Semplici domande

Alice oggi mi ha domandato perchè sul braccio io (maschio) ho tanti peli e lei (femmina) ne ha pochi.

Dopo una ventina di secondi di totale guazzabuglio mentale che la scatola cranica pareva una riunione di condominio quando si attacca il discorso dei millesimi e dell’ascensore, dopo l’ammucchiarsi sconclusionato di roba come ormoni,cheratina, cute e quant’altro, non m’è rimasto che alzare bandiera bianca con un triplo carpiato ” e a scuola, a scuola dimmi un po’, com’è andata ?”

Google non c’è mai quando serve.

I debiti di Bush

L’assegno che il Congresso dovrà staccare nel 2008 per mantere l’impegno militare Usa in Iraq e Afghanistan pare sarà di 195 miliardi di dollari.

Forse anche per questo Kent Conrad ha chiesto al Congressional Budget Office di fare due conti su quanto costerebbe una “duratura” presenza militare americana in Iraq.

Gli scenari (e relative spese) prospettati sono due :

– in un Iraq pacificato con 55.000 uomini il conto sarebbe di 10 miliardi di dollari l’anno.
– in un Iraq non tranquillo con 55.000 uomini le spese annue salirebbero a 25 miliardi di dollari.

Sperando che un giorno le guerre diventino antieconomiche.

(fonte : CBO, file pdf)

Referral spam di Microsoft

E’ possibile che negli ultimi tempi guardando le statistiche del vostro sito (sempre ovviamente che ne abbiate uno, se no potete anche smettere di leggere qui, si proprio qui) vi può essere capitato di trovare diversi strani e falsi referrals (vi avevo avvertito di smettere di leggere) provenienti tutti da Live.com, il motore di ricerca di Microsoft.

Roba tipo questa:
h**p://search.live.com/results.aspx?q=eletto&mrt=en-us&FORM=LIVSOP
h**p://search.live.com/results.aspx?q=circa&mrt=en-us&FORM=LIVSOP

Uno li potrebbe bollare come spam e si mette l’anima in pace, se non che tutte queste belle stringhe vengono da IP (t’ho detto di smettere di leggere, masochista) di Microsoft.

Rispondendo alla discussione nata in un forum, un responsabile di Redmond ha detto più o meno : calmi non vi preoccupate siamo noi che stiamo facendo dei controlli di qualità. E poi avverte : non bannate quegli IP se no finite fuori dalle ricerche di Live.com

Poi uno si domanda perchè Google è onnivoro.

Classifica servizi pubblici online : italia a metà

Da uno studio di Capgemini per l’Unione Europea viene fuori la graduatoria dei paesi con i migliori servizi pubblici online. La classifica la potete vedere nell’immagine qui sotto (cliccare per ingrandire).

Italia a metà del gruppo con davanti comunque tutti i grandi paesi come Francia, Gran Bretagna e Germania.

In testa alla classifica, con qualche sorpresa, Austria, Slovenia, Malta e Portogallo.

<%image(servizi pubblici online europa.jpg|857|418|classifica e-services europa)%>

La yugoslavia non c’è più

Adesso anche per l’ICANN.

Entro il 30 settembre 2009 andranno in soffitta tutti i domini .yu. Già forse entro la fine di quest’anno registrabili i .me e .rs (Montenegro e Serbia)

Barak Obama vincerà, almeno sul web 2.0

Se il web 2.0 fosse un campione significativo (e con tutta la buona volontà sappiamo che non lo è proprio) per le primarie democratiche negli Stati Uniti non ci sarebbe corsa: Barack Obama vince, qualche volta stravince.

Numero di “amici” su MySpace al 18 settembre:

Obama 176.018
Clinton 136.107
Edwards 46.884

Numero totale di “viewYoutube al 17 settembre:

Obama 3.350.924
Edwards 2.480.393
Clinton 2.316.600

Numero “supporters” su Facebook al 18 settembre :

Obama 145.817
Clinton 42.515
Edwards 19.212

(dati techpresident)

Meno rutti a scuola

Alle medie, due classi avanti, conoscevo uno parecchio dotato. Con un rutto riusciva a declamare la prima riga dei “Promessi Sposi“. Prestazione solo in parte dopata dalla lattina di coca gasata. Oggi credo abbia due figli a carico e magari un’arte da tramandare.

La lattina di Coca Cola (e tutte le bibite ipercaloriche imparentate) dicono invece stiano scomparendo dalle scuole americane.

Il primo anno di attività delle “National School Beverage Guidelines” pare abbiano ridotto le bibite gassate in vendita nei distributori dal 47% del totale nel 2004 al 32% nel 2006-07. Lo scrive in un rapporto appena uscito l’American Beverage Association ovvero le stesse Coca Cola, Pepsi, Nestlè, Cadbury ect.

I maggiori produttori di bibite ipercaloriche al mondo gioiscono quindi per questa salutare tendenza dopo aver speso, negli anni passati, vagonate di dollari in marketing principalmente rivolto ad utenza giovanissima.

Che le major del soft drink non si siano convertite da un giorno all’altro, motu proprio, alla causa della buona salute giovanile, è facilmente intuibile.

Quello che nel rapporto infatti non si evidenzia è che :

– dal 2006 il Congresso ha richiesto ad ogni distretto scolastico normative sui distributori nelle scuole.

– già parecchi stati americani, dall’Arizona al Connecticut, hanno normative statali sulla vendita di bevande caloriche negli istituti.

– è aumentato del 6% il consumo di sports drinks, raggiungendo quasi il 19% del totale. Come ci ricorda il “Center for Science in the Public Interest” passare dalla Coca al Powerade non è quel gran miglioramento visto che anche l’ “Institute of Medicine” ha chiesto la messa al bando di questo tipo di bibite.

Non saltare troppo tempo

Che non so voi, ma a me sembra l’ora che Stefano Benni metta in righe un altro libro. C’è tanta buona roba in giro da leggere, ma la mia astinenza da certe affezionate pagine più di due anni, sembra non reggere.

V-day : non proprio il giorno delle vergini

C’è Di Pietro in fila ai banchetti del V-day a firmare tra gli applausi.

C’è Pecoraro Scanio che presta Ecotv e dice che bisogna al più presto portare le proposte di Beppe Grillo in Parlamento.

Tra le 3 proposte di Grillo c’è questa (a me andrebbe anche bene) :

Non sono eleggibili coloro che sono stati eletti per due volte all’ufficio di membro del Parlamento.

Pecoraro Scanio è stato eletto alla Camera la prima volta nel 1992. Quindici anni fa. E’ alla sua quinta legislatura. E’ presidente dei Verdi dal 2001.

Antonio Di Pietro è stato eletto per la prima volta al Senato nel 1997. Dieci anni fa. Nel 2001 non viene eletto perchè sconfitto all’uninominale e perchè l’Italia dei Valori non sorpassa al proporzionale il 4% (3,9%). E’ stato rieletto per la seconda volta nel 2006. Da più di sette anni guida il partito “L’Italia dei Valori”.

Oltre alla firma e al sostegno a Grillo i nostri hanno in mano strumenti ben più potenti: la coerenza delle dimissioni. Pecoraro da subito, Di Pietro se vuole gli scontiamo la trombatura del 2001 e ci saluta a fine legislatura.

Attendiamo fiduciosi.

How to build a bomb

Bomba per bomba, a Franco Frattini, vice-presidente Ue con delega a Libertà, Giustizia e Sicurezza, ne andrebbe regalata una innocua da Google (anche se dicono che non funzionino più così bene).

How to build a bomb.