Sergey Brin non è un gran surfista (video)

A Google hanno installato un impianto per il surf, giusto per non annoiarsi in pausa pranzo.

Come da video Sergey Brin non pare proprio un campione.

Tra l’altro hanno avuto anche il braccino corto perchè hanno preso il modello “mobile”.

(via mante)

Le idee e i neuroni condivisi

Borghezio: “Idee di Breivik condivisibili“.

Idee condivisibili per uno che da piccolo è caduto, ha sbattuto forte la testa, è finito dentro ad un pozzo profondo, dentro al pozzo ha leccato diversi rospi che gli hanno bruciato tutte le cellule celebrali lasciandone in funzione solo una che deve occuparsi contemporaneamente sia delle funzioni vitali come mangiare, respirare e andare al cesso, sia ogni tanto dell’elaborazione di un qualche pensiero primitivo che immancabilmente, viste le premesse, sfocia in una galattica minchiata.

Leila Esfandiari, l’Iran più bello

<%image(Leila Esfandiari.jpg|500|332|leila esfandiari)%>Ieri aveva appena toccato gli 8.035 metri del Gasherbrum II in Pakistan. Durante la discesa è caduta ed è morta.

Era Leila Esfandiari, bella e brava alpinista iraniana.

Prima donna del suo paese a guidare una spedizione alpinistica.

Amica e compagna di salita di Kazem Faridian, incarcerato per quasi due mesi nel 2009 per aver filmato le proteste di piazza contro il regime.

Lottava, con il suo amore per la montagna, anche per l’emancipazione delle donne iraniane.

Oggi non c’è più ed è un giorno triste.

Diffamati digitali

In un recente rapporto Ocse sul tema delle libertà digitali si trovano i dati della Polizia Postale sulle denunce per diffamazione via internet in Italia. Con il seguente trend:

172 nel 2008
797 nel 2009
535 nei primi sei mesi del 2010

O sta crescendo l’uso delle Rete o c’è in giro gente sempre più incazzata.

Aveva ragione lui, opperbacco

Qualcuno spieghi all’accaldato Minzolini che la credibilità delle cose che diceva la D’Addario a suo tempo su Berlusconi non derivava dallo spirito santo, ma dalle registrazioni audio.

Di quelle “cene” in questi due anni abbiamo poi saputo praticamente tutto. Un tutto che ha confermato la versione D’Addario.

Però diamine, aveva ragione lui.

Assuefazione

La mia unica abitazione è a Pavia. Non ho mai avuto casa a Roma. Per le tre sere a settimana che normalmente – da più di quindici anni – trascorro a Roma, ho sempre avuto soluzioni temporanee, prevalentemente in albergo e come ministro in caserma. Poi ho accettato l’offerta fattami dall’onorevole Milanese, per l’utilizzo temporaneo di parte dell’immobile nella sua piena disponibilità.

Dal comunicato del ministro Tremonti si capiscono due o tre cose.

Primo: che vogliono spostare i ministeri a fare quelli della Lega se i ministri a Roma ci stanno così poco ?

Secondo: lo stipendio di ministro e parlamentare deve essere misero se, tra uno Scajola di qui e un Bertolaso di là, nessuno trova tempo di pagarsi l’affitto di un appartamentino e gli tocca sempre andare a scrocco.

Terzo: Berlusconi ne ha ormai combinate tali e tante che anche la eventuale passione per la coprofagia di un sottosegretario passerebbe, a questo punto, del tutto inosservata.