Il capo unico Silvio Berlusconi

Alle volte una parola, una sola parola, è rivelatrice.

Pagina 2 del programma elettorale della Casa della Libertà:

“il capo unico della coalizione è SILVIO BERLUSCONI”.

Lasciamo da parte per un momento il fatto di scrivere Silvio Berlusconi tuttomaiuscolo come i nomi dei poveri malcapitati nelle lettere delle fantasmagoriche lotterie per corrispondenza (lei gentile PINCO PALLINO, e solo lei, ha vinto il magnifico primo premio del nostro concorso).

Ma badate bene, non hanno scritto leader, non hanno scritto candidato premier.

Hanno scritto “capo unico“.

E che è, la banda della Magliana ?

Attaccatevi al tram

L’inglese, l’est, il sikh con i capelli sotto il turbante azzurro (che poi se si chiami proprio turbante non lo so), l’Africa, il francese, l’italiano, il dialetto, sperom.

Ci sono solo 4 o 5 facce pallide su questo tram all’ora di chiusura delle fabbriche e degli uffici di una zona industriale. Un pensionato, una ragazza sui trenta, due ragazzetti “equantosiamofichi“.

Proprio i due si danno di gomito a dire “guarda te che circo e quando lo riprendo il tram con sta gente qui.”

Oh sì, è un circo ragazzetti miei.

Peccato che è un gran bel circo. E se ancora non ve ne siete resi conto, questi sono là avanti a voi. Parlano lingue che non conoscete. Vengono da posti che non sapete neanche indicare sulla carta geografica. Sanno l’italiano e anche il vostro dialetto.

E vedrete i loro figli. Saranno insieme ai visi pallidi di buon senso il meglio degli italiani della prossima generazione.

E’ un circo ragazzetti. E non ci sono improvvisati presidenti del Senato o astiose scrittici tosconuiorchesi che tengano. Questo è quello che verrà.

Sarà un circo ragazzetti, ma, fortunatamente, gli animali in estinzione siete voi.

Sperom.

Badante per blog

Cercarsi disperatamente giornata di 36 ore o in alternativa, badante per il presente blog che comincia a soffrire di carenza d’affetto da parte del – com’è che si dice in giro ? ah sì – tenutario.

Blogger a Baker Street

Il rapporto tra giornalisti e blogger trova una nuova definizione in un pezzo di Paul Reynolds di BBC: gli irregolari di Baker Street.

A chi ha consumato (in età giovanile o meno) le pagine leggere di Arthur Conan Doyle la definizione risulterà perlomeno simpatica.

They have an army of what Sherlock Holmes called his “Baker Street Irregulars,” that is an almost unlimited number of people around the world, many of them expert on the subject under discussion, scouring sources and sending information in to an easily accessible central site which can disseminate it instantly.

Alle Olimpiadi con i loro occhi

Ha ragione Gianluca : una cosa interessante da tenere d’occhio durante queste olimpiadi invernali di Torino 2006 (al pari del curling) sono i blog degli inviati dei media americani.

Tanto per capire come ci vedono gli altri e come magari ci comportiamo noi di conseguenza all’estero.

Dustin Dow ad esempio è l’inviato del Cincinnati Enquirer.

Dateci un’occhiata e magari scoprite che na’mmericano se ne torna a casa con la convinzione che il mirto è la tequila italiana (video).

Ilaria e Miran una settimana di vacanza

A tutta quella fila di castronerie partorite in autunno il poco onorevole Carlo Taormina aggiunge che Ilaria Alpi e Miran Hrovatin:

nulla mai hanno saputo e in Somalia, dove si recarono per seguire la partenza del contingente italiano, passarono invece una settimana di vacanze conclusasi tragicamente.

Al peggio non c’è mai fine.

Berlusconi al citofono

Ormai viviamo in un Paese in cui se ti suona il citofono, pensi che sia Berlusconi

oppure

Hanno fatto una legge che se ti sei fatto uno spinello anni fa ora fai il Presidente della Camera, se te lo fai ora rischi di finire in galera“.

Emma Bonino a Ballarò.

Via Mante, che riprende stamparassegnata

Altro che vignette sataniche

I media europei pubblicano in difesa della libertà di satira le brutte (perchè sono brutte, razziste e al massimo se ne salva una) e ormai note “vignette sataniche” del quotidiano danese Jyllands-Posten. Un atto di coraggio lodato dai più.

D’accordo. Ora però, coraggio per coraggio, che facciamo con “Panorama” che da anni pubblica ogni settimana gli scarabocchi deliranti di Forattini ?

Un monumento all’eroismo ?

Al padrun

<%image(letteraberlu.jpg|450|600|lettera berlusconi bonus bebe 2005)%>Un grosso bacio. Così si conclude la lettera che accompagna il bonus di 1.000 euro per i nati nel 2005. Tono colloquiale. Quasi un amico di famiglia. Lassù, in alto a sinistra il logo “il Presidente del Consiglio“. La firma semplice, diretta, concisa : Silvio Berlusconi.

Una rivoluzione copernicana nella comunicazione amministrativa ? Via il burocratese, avanti la semplicità ? Via il lei, avanti il tu ?

In verità, guardandola e rileggendola bene questa lettera più che una rivoluzione è una involuzione.

Questa non è comunicazione istituzionale creativa, qui è il padrone del vapore che si rivolge ai pargoli del dipendente.

Quasi fossero soldi suoi.