Le piccole dosi alla fine uccidono

Mettiamo qualche migliaio di militari per strada tanto per fare un po’ di scena e continuare ad alimentare il mercato elettorale della paura.

Poi impieghiamo le forze dell’ordine per dare attuazione alle leggi più stupide ed inutili come il decreto Pisanu.

Anche le piccole dosi di idiozia alla fine avvelenano un paese.

Wi-fi di campagna

Stamattina girovagavo intorno casa con il baracchino (eeepc 900) per alcuni test di una cosa che vi spiegherò a tempo debito.

Comunque – dicevo – giravo intorno a casa e mi stupivo del numero di reti wi-fi che di volta in volta aggianciavo. Ho trovato perfino un foneros, qui nella profonda provincia emiliana.

Solo un paio di anni fa, lo stesso giretto, aveva prodotto un risultato magro magro.

Solo la mia rete.

Il mondo pare andare avanti.

Anche qui, in campagna.

Stato emergenza extracomunitari

Questo è il comunicato che si trova sul sito del Governo Italiano oggi:

Il Consiglio ha inoltre approvato, su proposta del Ministro dell’interno, Roberto Maroni, l’estensione all’intero territorio nazionale della dichiarazione dello stato di emergenza per il persistente ed eccezionale afflusso di cittadini extracomunitari, al fine di potenziare le attività di contrasto e di gestione del fenomeno.

A questo punto ci possiamo aspettare anche la dichiarazione dell’apertura di “strutture straordinarie di ospitalità per tutti i cittadini extracomunitari” (perchè chiamarle “campi di internamento” non suonerebbe benissimo).

Se fossi nei panni dell’ambasciatore americano a Roma diramerei immediatamente una nota allarmata visto che, fino a prova contraria, anche i suoi concittadini in Italia (e non solo i poveri cristi africani) sono extracomunitari.

E tu nonno ?

Lo metto a verbale, per i posteri.

Perchè con l’alibi di parlare d’altro, di cose più intelligenti, più interessanti o meno noiose, non vorrei che mio nipote fra una trentina di anni mi rimproverasse “e tu nonno dov’eri quando l’Italia diventava così ?”

Ecco caro nipote io c’ero e forse ho fatto poco, o niente, ma lo scrivo adesso: quest’ Italia un po’ razzista, peronista e paracula non mi piace proprio.

Per non dire che mi fa schifo.

(scusate lo sfogo, ma per sbaglio oggi ho visto il tg2)

Che mondo è se guardi solo la tv

Mia zia, che c’ha un’età, oggi si domandava incuriosita cosa mai avessero detto ieri in piazza Navona contro il Papa, Napolitano e Berlusconi, per generare un tale casino.

Il problema è che guardando solo un po’ di tv, aveva sentito parlare di offese, insulti, ingiurie, ma non di quali offese, di quali insulti, di quali ingiurie.

Io ho cercato di spiegarle, con parole un po’ meno dirette (parlare di sesso orale ad una signora ottantenne non è facile) cosa è stato detto:

hanno accusato Berlusconi di aver fatto ministro la Carfagna perchè c’andava a letto, che il Papa finirà all’inferno con gli omossessuali e che Pertini era meglio di Napolitano.“.

Se l’ho spiegato io a mia zia, non lo potevano fare anche i telegiornali ?

Mccain e i blogger, Berlusconi e i froci (video)

John Mccain odia i blogger. No scherza, però fa effetto.

Cosa ? No, non la battuta.

Fa effetto (positivo) sentire, con tanta disinvoltura, sulle labbra di un candidato alla Presidenza settantenne la parola “blogger“.

Fa effetto (positivo) sentire una platea che ride ad una battuta sui blog.

E’ una specie di istantanea, piccola ma significativa, del grado di alfabetizzazione di una società e di un paese.

Il nostro Presidente del Consiglio è più giovane di Mccain di un mese e al massimo riesce a far ridere la platea “con la parola “froci”.

E’ una specie di istantanea, piccola ma significativa, del grado di alfabetizzazione di una società e di un paese.

La dottrina Sarkozy sotto le ascelle

La sentenza contro Ebay, con l’ingiunzione di non vendere mai più profumi di marca Dior, Kenzo e tutti i marchi del gruppo LVMH, altro no è che la dottrina Sarkozy applicata sotto le ascelle.

Con un’aggravante.

Per metterla terra terra spieghiamola così: è come se al mercato del vostro paesino ci fosse un banco di scarpe. Un giorno il venditore mette in mostra anche un paio di Adidas taroccate.

Arriva l’Adidas in persona e fa causa al sindaco.

A chi ??

Al sindaco.

Sì perchè il sindaco, che aggiudica in concessione il posto del banchetto al mercato, non ha fatto abbastanza per impedire la vendita di quel paio di scarpe taroccate.

Si arriva così davanti al giudice che, oltre a dare una bella multa al sindaco, ordina che mai più nel mercato del vostro paese si vendano scarpe di marca Adidas.

Roba da matti.

Con il pretesto della lotta alla contraffazione, al suono della grancassa del difesa della creatività e dei posti di lavoro, si cercano di perpetuare posizioni di rendita figlie del ventesimo secolo.

Ventesimo secolo dove molte corporation vorrebbero ancora vivere e prosperare, magari impedendo ai consumatori di rivendersi su Ebay un profumo indesiderato ricevuto in regalo a Natale.

La verità è che questa sentenza puzza e neanche mezzo litro di parfum Dior potrebbe risollevare la situazione.