Vincere facile

Aggiornamento periodico sul Registro delle Opposizioni per non ricevere telefonate pubblicitarie.

Il Ministero dello Sviluppo Economico non potendo non fare un minino di campagna istituzionale per fare conoscere l’esistenza del Registro (era prevista per legge) confeziona uno spot strepitosamente orrendo che si conclude con il motto: “uomo registrato, un po’ meno informato“.

La strategia del silenzio e della non-informazione ha fatto sì che in due mesi gli iscritti al registro siano fermi a quota 280.000, circa il 2% dei presenti nell’elenco abbonati.

Facili profezie si avverano ?

Piazzisti in ritardo

Qualcuno avverta il piazzista, se mai fosse stata una cosa seria, che per quest’anno il Nobel per la Pace è bello che andato, scadendo le candidature come ogni anno a febbraio.

Un paese moderno

E’ immaginabile che le ultime sobrie dichiarazioni del ministro Umberto Bossi sulla questione dei migranti dal Nord Africa attirino molta attenzione da parte dei media. Magari qualcuno le giudicherà anche in sintonia con il sentimento nazional-popolare o un ottimo bonus per la campagna elettorale.

Il tutto farà dimenticare qualche particolare.

Partiamo dal fatto che i dati ufficiali del Ministero dell’Interno sugli sbarchi a Lampedusa sono fermi al 21 marzo (14.000 e rotti) e che da lì in poi si deve procedere a spanne (sono più di 20.000 ?).

Continuiamo col fatto che l’emergenza è partita con molto allarme da parte di Maroni nei primi giorni di febbraio e che a distanza di quasi due mesi, ripeto due mesi, non siamo riusciti a mettere in moto un meccanismo efficiente di prima accoglienza, trasporti e smistamento, tanto che oggi Lampedusa è al collasso.

Siamo un paese con 60 milioni di abitanti che in due mesi non è riuscito a gestire una situazione di emergenza per 20.000 persone.

E’ come se il sindaco e i cittadini di una comunità di 5.000 abitanti alzassero bandiera bianca per l’arrivo di numero due profughi.

Riesumare Santi Licheri

E’ successo che ieri a quel convegno di disertori della vanga che va sotto il nome di Forum, Rita Dalla Chiesa e autori associati hanno messo in scena il solito finto litigio moglie-marito.

Niente che normalmente possa interessare il genere umano con più di due neuroni in funzione.

Questa volta però si sono inventati due coniugi aquilani alle prese con le conseguenze del terremoto.

Ne è venuto fuori un quadretto che in confronto Goebbels era un dilettante.

Judah che visse dentro Flickr

Judah oggi ha nove anni ed è cresciuto. Anche nelle foto.

Sette anni fa suo padre Kris, fotografo e autore canadese, ha preso in prestito un istante della sua vita per regalare ad altri il dono di quel suo sguardo speciale sul mondo.

Judah forse lo conoscete: il suo primo piano è una delle “foto di copertina” scelte da Flickr per la sua home page. Un milione e trecentomila visualizzazioni fino ad oggi.

Mentre nella vita in carne ed ossa Judah prosegue il suo cammino, lì dentro Flickr rimane quel bambino di due anni che di tanto in tanto ci scruta dietro ai suoi grandi occhiali bianchi.

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Dieci galassie più in là

Chiedere le dimissioni di Daniela Santanchè da ministro del nonsisabenecosa perchè avrebbe taroccato il curriculum di studi, vuol dire essere appena sbarcati in Italia dopo venti anni di viaggio interstellare.

Che non si sappia

Aggiornamenti sul Registro delle Opposizioni per non ricevere più telefonate pubblicitarie.

Venerdì scorso il Garante per la Privacy ha rotto il muro di silenzio delle istituzioni e ha emesso un provvedimento che obbliga i gestori di telefonia ad informare i propri abbonati sull’esistenza del Registro. Allegato alle prossime bollette ci sarà un avviso come questo.

Opera meritoria del Garante perchè il silenzio intorno al registro non è un fatto accidentale ma una precisa scelta di una strategia di lobby che ha trovato nel Parlamento e al Ministero due ottimi alleati.

Tutti a Waterloo

Dopo tre anni dalla ormai mitologica lezione di storia, Luca Luciani torna dall’esilio e viene promosso direttore generale di Telecom Italia.

Notizie che fanno il giro largo

Riemerge la curiosa e singolare vicenda dell’attrice Michelle Bonev.

Tra ieri e oggi i media italiani hanno ripreso la notizia dei costi della trasferta veneziana dell’attrice.

La fonte citata da tutti è l’agenzia di stampa bulgara Novinite.

In realtà la vera fonte (citata anche dall’agenzia di stampa) è il quotidiano 24chasa con un articolo di ieri del suo corrispondente da Roma.

Proprio da questo pezzo vengono fuori i dettagli dell’inchiesta avviata dalla Corte dei Conti del Veneto.

La Bonev ha soggiornato a Venezia all’Hotel Cipriani per 12 giorni in due suite per un costo totale di 97.000 euro, mentre il resto del cast è arrivato solo il giorno della premiazione. La cena in occasione del premio sarebbe costata 16.000 euro, circa 400 euro a persona.

La domanda centrale è però: chi ha pagato ? La risposta è interlocutoria: una agenzia di eventi di Roma. Chi però abbia pagato quell’agenzia ancora no si sa.

La memoria dei carassi rossi

Claudio Scajola ha i suoi tempi. Corrispondono circa ad un anno.

Un anno per farsi dimenticare e ritornare più arzillo di prima.

Nel luglio del 2002 dopo l’omicidio di Marco Biagi se ne uscì con la mai dimenticata sentenza: Marco Biagi ? Un rompicoglioni che aveva una paura matta di perdere il contratto di consulenza.

Si dimise, ma dopo un anno (nel 2003) tornò a fare il ministro.

Ricompare su uno scranno ministeriale nel 2008, dopo la parentesi del governo Prodi.

Nel maggio del 2010 però si dimette perchè si scopre che la sua casa di Roma è stata pagata per buona parte dal giro di Diego Anemone: “Non posso avere il sospetto di abita­re una casa non pagata da me“. Frase ancora una volta memorabile.

Infine è notizia di ieri: Claudio Scajola si prepara a tornare.

Del resto l’anno sabbatico sta quasi per terminare e i carassi rossi ricominciano il giro.

Posti chiave

Non siamo al record del Ministero dello Sviluppo Economico, ma dal 17 novembre 2010, quando Andrea Ronchi si è dimesso, siamo senza un Ministro per le Politiche Comunitarie.

Posto chiave e ruolo decisivo per il funzionamento dell’esecutivo proprio non deve essere se in tre mesi e mezzo nessuno si è accorto della differenza.

Pudore

Domanda : Lei ha riferito ai suoi genitori che sarebbe andata a casa del Presidente del Consiglio?

Risposta: No, assolutamente.

Delle serate eleganti e di assoluto decoro insieme al Presidente del Consiglio è meglio non parlarne con i genitori.