Tremonti, Orwell e la legge dei taglietti

La vicenda parecchio orwelliana della cancellazione di 10 piccole province italiane è ricostruita bene dal Post.

Il documento in pdf l’avevo visto pure io con i miei occhi ieri sul sito del Ministero dell’Economia a questo indirizzo e per puro caso me ne ero salvato una copia.

Ovviamente solo lo spirito novecentesco della burocrazia italiana e le scarsa dimestichezza con la tecnologia di Gogol Berlusconi possono pensare di cancellare con un tratto di penna tutte le tracce digitali lasciate dalla loro dabbenaggine.

Ma così siam messi.

Però il lato più buffo o forse più significativo di tutta questa vicenda è forse un altro.

Analizzando i metadati del pdf pubblicato dal Ministero si evince che il titolo del file era in origine questo: taglietti2.

Taglietti da 24 miliardi di euro.

L’ottimismo cosmico di Berlusconi è arrivato ai diminutivi.

Se la Croce Rossa addestra i Talebani

La Croce Rossa ha istruito i Talebani sulle tecniche di primo soccorso e ha fornito kit medicali a combattenti e civili nelle zone di conflitto. (fonte)

Qualcuno lo dica a Gasparri, a La Russa, a Frattini così che possano imbastirci una bella polemica e inviare proteste vibrate a Ginevra.

Qualcuno lo dica al Giornale, a Feltri, a Libero, così che ci possano scrivere un bel editoriale sugli oscuri fiancheggiatori svizzeri del terrorismo.

Come censurare Justin Bieber

Si chiama “Shaved Bieber” è un add-on per Firefox con cui potete censurare su tutte le pagine web la presenza di Justin Bieber.

Ora sì, magari a voi non dice molto questo nome.

Però fidatevi, “shaved Bieber” può tornare utile prima o poi. In particolare se intorno girano delle dodicenni o giù di lì.

Se non ci credete, fidatevi almeno di Google e sbirciate il confronto delle ricerche dei termini Justin Bieber vs Obama.

Volete voi un po’ di memoria ?

Ha una qualche ragione Alessandro Gilioli quando dice che il Presidente del Consiglio non gradisce mettere la faccia sui sacrifici imposti al Paese. Lui compagno fedele dell’ottimismo stolto degli incoscienti, non ci si vede ad annunciare lacrime e sangue.

Se fosse costretto a farlo, ci metterà comunque la solita faccia tosta.

Volete voi una sinistra che proibirebbe addirittura i pagamenti in contanti ? chiedeva dal palco del comizio di chiusura della campagna elettorale.

Era due mesi fa.

Oggi il Governo si prepara ad abolire i pagamenti in contanti sotto i 5.000 euro.

L’ultimo giorno infelice del mondo

E’ il 25 maggio. Niente di memorabile in effetti.

Però questo 25 maggio qualcosa di speciale ce l’ha.

E’ l’ultimo giorno in cui è lecito rompervi le scatole a pranzo, a cena, durante la pennichella o espletando altre funzioni vitali. Almeno via telefono. Almeno con numeri presi dai vecchi elenchi del telefono.

Sono stato troppo perentorio.

Diciamo che non dovrebbero più rompervi le scatole stando alla lettera del decreto Ronchi varato il novembre scorso che fissava in sei mesi dalla approvazione del decreto il limite massimo (già prorogato più volte su pressione di lobbies varie) dell’uso dei vecchi elenchi.

Entro il 25 maggio doveva anche essere istituito il nuovo “registro pubblico delle opposizioni” dove iscriversi per non essere più disturbati dal marketing telefonico, ma se ne sono perse le tracce dopo l’approvazione da parte Consiglio dei Ministri il 16 aprile scorso. Sarà che toccava a Scajola occuparsene e Scajola non c’è più.

In Rete non troverete uno straccio di testo da nessuna parte. Niente sui siti di governo, ministero, Camera, Senato, Autorità, Consiglio di Stato. La nota trasparenza della pubblica amministrazione made in Brunetta.

Forse per una volta la fannullaggine legislativa torna a favore dei consumatori che potranno godere di questo limbo per qualche settimana o qualche mese di pax telefonica.

O forse no. Comunque sperare costa meno di una interurbana.

Il peggior articolo del giorno

Non so quanto sarebbe utile all’ecosistema informativo avere un accrocchio di social news che funzioni al contrario segnalando gli articoli peggiori della giornata.

Non so insomma a quanto possa servire a tutti noi una specie di Digg alla rovescia (probabilmente esista già), ma di certo questo pezzo di Valeria Braghieri su Elio Germano ci finirebbe dentro di diritto e a pieni voti.

Il governo del fare

La scorsa settimana il Governo Italiano ha pubblicato sul proprio sito ufficiale un dossier sull’attività di questi due anni. Nelle intenzioni una summa delle cose fatte.

Non bisogna addentrarsi troppo nella lettura per capire che il concetto di “cose fatte” è abbastanza aleatorio (per usare un eufemismo).

Basta fermarsi al capitolo 1, punto 4: banda larga.

Disposto un finanziamento di 800 milioni di euro per il periodo 2007-2013 per adeguare nelle aree sottoutilizzate le reti di comunicazione elettronica pubbliche e private all’evoluzione tecnologica della banda larga.

Che poi quei soldi non li abbia visti ancora nessuno, è un semplice dettaglio.

La guerra a colpi di fertilizzante ?

Raccontano con nell’ Helmand, regione da dove viene buona parte dell’oppio afgano (che è il primo produttore al mondo), molti coltivatori siano disperati.

Una misteriosa malattia sta attaccando i raccolti di oppio.

Secondo alcune fonti ufficiali si va dal 25% al 50% delle piante.

Gli stessi coltivatori nutrono forti sospetti sul governo e gli alleati che hanno imposto quest’anno l’uso di un nuovo fertilizzante per evitare quelli al nitrato di ammonio, troppo utili al confezionamento di bombe.

Una guerra ai Talebani a colpi di fertilizzante ?

JoinItaly.com: social network ad personam

<%image(joinitaly.jpg|800|482|joinitaly)%>Lanciato 5 mesi fa con il solito entusiasmo del ministro Brambilla, Joinitaly.com ha collezionato i seguenti numeri:

Utenti registrati : 435. In gran parte non attivi. Tanto per dire: è la seconda volta che accedo, sono il settantesimo utente più visitato.

Di quelle poche decine di utenti attivi il più visto è Edoardo Colombo (aka il Giulivo), già antesignano di Circoli della Libertà e oggi collaboratore di diversi ministeri.

Il quinto utente più commentato è invece “Saleccia” alias Luca Moschini, collaboratore del ministro Brambilla. La società di cui è titolare Moschini si è occupata tra le altre cose della realizzazione di “Italia a 4 zampe”.

Il totale dei consigli di viaggio raccolti è 13.
Gli itinerari proposti dagli utenti sono la cifra astronomica di 3.

Le foto totali caricate sul social network sono 347.

La più vista è stata caricata, manco a dirlo, da Luca Moschini.

La più commentata è invece quella che trovate qui a fianco.

Direi sufficientemente emblematica dell’utilità di Joinitaly.com.

L’iPhone, il battito di ali, il Vietnam

Oggi molte attenzioni tecnologiche dei media sono puntate sul Vietnam per via di un video che mostra un presunto prototipo del nuovo modello di iPhone.

Il video non dice molto di nuovo rispetto ad altri iPhone sbucati nelle settimane precedenti.

Eppure stiamo lì a guardare un incomprensibile video vietnamita.

Non c’è niente di male nel farlo.

Non dobbiamo però dimenticare che questa morbosa attenzione verso i prodotti tecnologici di Steve Jobs (morbosità coltivata con cura dalla stessa Apple) non è neutra.

Non è neutra perchè si porta dietro alcune conseguenze.

A volte tragiche come il suicidio del venticinquenne Sun Danyong nel luglio del 2009.

Era un dipendente della Foxconn, grande multinazionale asiatica che lavora anche per Apple.

Volò giù dal suo terrazzo dopo essere stato accusato del furto di un prototipo di iPhone e dopo che la sua casa era stata perquisita dalla sicurezza aziendale.

Dicono che l’iPhone nel video vietnamita venga da lontano, dagli Stati Uniti. E’ possibile.

Se venisse da più vicino invece, Foxconn avrebbe qualche imbarazzo nel mantenere il piano di investimenti in Vietnam annunciato qualche settimana fa.

Un’altra possibile conseguenza della nostra innocente morbosità tecnologica.

Cominciare da Falun Gong

La battaglia dell’amministrazione Obama contro la censura cinese comincia con uno stanziamento del Dipartimento di Stato al Global Internet Freedom Consortium, organizzazione vicina al movimento Falun Gong.

Totale 1,5 milioni di dollari.

Più che un vero stanziamento, sembra un segnale, quasi un avvertimento.

La prima deputata verde

Si chiama Caroline Lucas è la leader del Green Party. E’ il primo deputato verde mai eletto al Parlamento inglese.

Ha vinto nel colleggio iper-progressista di Brighton, dove lo swing-vote a sfavore dei laburisti l’ha portata al 31%.

La fila all’inglese

Una legge elettorale orrenda, ma un buon “processo” elettorale.

Costoso forse, ma funzionante anche con picchi di votanti del 90%.

E’ quello che ho sempre pensato in questi dieci anni e più di frequentazione dei seggi elettorali italiani.

Al netto dei piccoli casini di ogni elezione in qualche seggio, il sistema che sta dietro al voto italiano è una macchina che funziona bene.

E se pensate ai voti americani con le schede perforate o alle file degli elettori inglesi di queste ore (con affluenza inferiore al 70%), beh ne usciamo decisamente bene.

Gabriella Carlucci dagli occhi a mandorla

Wang Chen, direttore dell’Information Office of the State Council cinese, ha rivelato l’intenzione di restringere ancor di più gli spazi di libertà in Rete:

Earlier efforts to adopt a real-name registration system for website moderators at major news portals and big commercial sites, as well as a ban on “anonymous” comments following news stories, have achieved substantial results, Wang told the country’s top legislature last Thursday.

We’re also exploring an identity authentication system for users of online bulletin board systems,” he said.

Il minimo etico di Scajola

La linea difensiva di Claudio Scajola si attesta oggi sulla linea del Piave rappresentata dal codice penale: non sono indagato quindi cosa volete da me ? Perchè mi dovrei dimettere ?

E’ come se un ministro andasse in tv e ruttasse in faccia ad un avversario.

Non ha infranto nessun articolo del codice penale, ma nessuno si stupirebbe delle sue dimissioni.

Del resto se un ministro chiama “rompicoglioni” una vittima di terrorismo non commette nessun reato, ma tende ad dimettersi un minuto dopo.