Nerd Sauditi

Il re saudita Abdullah ha proposto agli americani di controllare i detenuti liberati da Guantanamo impiantandogli dei chip e poi tracciandoli via bluetooth come fatto con cavalli e falchi.

“I’ve just thought of something,” the King added, and proposed implanting detainees with an electronic chip containing information about them and allowing their movements to be tracked with Bluetooth. This was done with horses and falcons, the King said. Brennan replied, “horses don,t have good lawyers..”

Un nerd di 86 anni.

L’hanno chiamato Cablegate e sarà a rate

E’ online anche il sito di Wikileaks con i documenti originali.

L’hanno chiamato Cablegate.

Al momento (alle 23) i documenti pubblicati sono 219 su 251.287.

Sarà una pubblicazione a rate. Wikileaks parla di mesi.

The embassy cables will be released in stages over the next few months. The subject matter of these cables is of such importance, and the geographical spread so broad, that to do otherwise would not do this material justice.

Come a dire: niente deve andare sprecato.

Copertina Spiegel: è vera

<%image(Titelblatt.jpg|500|688|spiegel copertina)%>La copertina dello Spiegel è vera.

Un altro “spoiler” del settimanale tedesco.

La conferma che al chiosco della stazione di Basilea era già disponibile questa mattina il nuovo numero di Spiegel, viene dalla foto qui sotto.

Ritrae un pacco del settimanale dietro il bancone dell’edicola. Analizzando la foto ingrandita, i dettagli anche se sfocati confermano che la copertina messa online su twitter è vera.

Sì, Berlusconi è “taggato” effettivamente con “Party selvaggi” . Ma immagino che questa non sia gran sorpresa.

<%image(spiegel copertina vera particolare.jpg|1272|654|spiegel copertina conferma)%> <%image(stazione di basilea wikileaks 1.jpg|1200|900|spiegel basilea)%>

Qui la fonte della foto.

Wikileaks: ecco i file cancellati da Spiegel

Aggiornamento domenica ore 23: E’ online il sito di Wikileaks CableGate.

Aggiornamento di domenica 28: La copertina di Spiegel è vera.

<%image(wikileaks spiegel screenshot.jpg|906|2995|wikileaks spiegel screenshot)%>Aggiornamento di sabato 27 ore 19: Spiegel ha cancellato l’articolo. Ma anche se per pochi minuti le tracce ormai sono rimaste online. Sotto l’immagine della guida di Spiegel ai file di Wikileaks.

Allego <%media(wikileaks spiegel.pdf|il testo)%> dell’articolo originale. Sul sito dello Spiegel si trova ormai solo un piccolo riferimento (terza immagine). Aggiornamento: a fianco lo screenshot dell’articolo originale di Der Spiegel.

La pubblicazione ufficiale dovrebbe avvenire domenica sera verso le 22.

<%image(wikileaks spiegel grande.jpg|600|514|wikileaks spiegel)%> <%image(wikileaks statelogs embassy file.jpg|327|219|wikileaks statelogs embassy files)%> <%image(wikileaks articolo spiegel.jpg|800|395|wikileaks spiegel)%>

Guida e mappa dei file Wikileaks

Articolo aggiornato: Aggiornamento delle 19

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Der Spiegel pubblica una specie di guida alla lettura dei file di Wikileaks.

E pubblica anche la mappa dei documenti per nazione che trovate qui a fianco.

Incrociando la mappa con altre informazioni, il numero dei documenti che riguardano l’Italia non dovrebbero superare i 500.

Saviano, Il Giornale e l’Everest

Oggi il Giornale arricchisce la sua campagna contro Roberto Saviano con un articolo di Stefano Zurlo: “Ma quale Everest, Saviano dà i numeri“.

Premessa d’obbligo dello scrivente prima di procedere: Roberto Saviano, fortunatamente, può sbagliare. Appartenendo al genere umano succede così di norma. E si può anche criticare. Lo dice uno che lo criticò 6 anni fa per un suo articolo, quando Roberto non era ancora “Saviano”.

Detto questo l’attacco di Zurlo di oggi riguarda i numeri, che come si sa il giornalismo italiano non ama molto. Figuriamoci al Giornale.

Nell’ultima puntata di “Vieni via con me” Saviano ha parlato della montagna di rifiuti illegali mettendola a confronto con una montagna vera, quella più alta del mondo: l’Everest.La montagna di rifiuti gestiti dalle organizzazioni criminali se fosse impilata con una base di 3 ettari raggiungerebbe quota 15.600 metri, quasi il doppio dell’Everest. Questa stima cerca di rendere più comprensibili cifre che possono risultare troppo grandi per le nostre teste abituate a misurare il mondo concretamente.

A Zurlo l’immagine della montagna di monnezza però non è piaciuta :

“Saviano fa poggiare il suo super Everest su una base di 3 ettari. L’equivalente di sei campi da calcio. Perché tre ettari ? Risposta: perché gli viene comodo. Saviano disegna un gigante che poggia sulle zampine di una formica. Impossibile quasi da immaginare. Insomma, a furia di contare e mettere in fila ecoballe, lo scrittore compone il suo ecomostro. Perché a voler essere realisti, e dare all’Everest la base dell’Everest, almeno 1.200 chilometri quadrati, la montagna di Saviano si fermerebbe a quota 25 centimetri. Venticinque centimetri. La vetta più bassa del mondo. E soprattutto la meno televisiva dell’universo”

Sarebbe bene comunicare tempestivamente a Zurlo che l’intero Sagarmatha National Park è 1200 kmq. A prenderla molto larga si può arrivare a dire che l’area del monte Everest è circa 40 chilometri quadrati. Non serve andare a controllare di persona (che comunque merita) basta controllare una cartina.

E per la precisione, 3 ettari di terreno non corrispondo a 6 campi da calcio. A meno che non si parli del campetto dietro casa, perchè se si tengono conto delle misure ufficiali arriviamo al massimo a 4.

<%image(dati saviano.jpg|632|315|dati saviano)%>L’altra parte sottoposta a critica del lungo intervento di Saviano è quella riassunta nell’immagine qui a fianco.

Sono i dati riferiti ai rifiuti tossici dell’Acna di Cengio seppelliti nella discarica di Pianura a Napoli.

Sono in effetti dati sbagliati.

Senza andare dietro ai tir di Zurlo, si ricostruisce che quelle cifre vengono da un articolo di Carlo Bonini su Repubblica del gennaio 2008. L’equivoco è però che si riferiscono al totale dei rifiuti bonificati nel caso Acna e non a quelli portati a Pianura.

Comunque a Napoli i rifiuti tossici dell’Acna di Cengio ci finirono per davvero. Più difficile stabilire quanti.

Il 15 gennaio del 2008 in aula, l’assessore regionale piemontese Nicola De Ruggiero disse che “la commissione parlamentare d’inchiesta sui rifiuti nei suoi verbali dichiara l’individuazione nella discarica di Pianura di almeno 800mila tonnellate di rifiuti tossico-nocivi provenienti dall’Acna di Cengio.

Ma in verità nelle relazioni della commissione le cifre sono altre: 1.000 tonnellate di fanghi tossico nocivi (pag.13). Non 800.000.

In due rapporti di Legambiente del 1994 “Rifiuti Spa” invece si parla in primo momento di 500 tonnellate e poi di altre 20.000.

Nel 2010 nelle dichiarazioni dell’imprenditore pentito Gaetano Vassallo si trovano conferme:

Ricordo i rifiuti dell’Acna di Cengio, che furono smaltiti nella mia discarica per 6.000 quintali. Ma carichi ben superiori dall’Acna furono gestiti dall’avvocato Chianese: trattava 70 o 80 autotreni al giorno. La fila di autotreni era tale che formava una fila di circa un chilometro e mezzo”.

<%image(acna pianura.jpg|302|232|acna rifiuti pianura)%>Infine una prova documentale del quantitativo di tonnellate di fanghi tossici finiti dall’Acna di Cengio a Pianura è quella fornita dal centro di documentazione “Patrizio Fadda” e che trovate nell’immagine qui a fianco. Si parla di 10.000 tonnellate.

In sostanza se al Giornale ci tengono tanto al fact checking (cosa di cui dubito) almeno la prossima volta ci mettano un po’ più d’impegno.

Contare sulla maga Ester

I dannati dettagli. Le piccole cose.

Se vuoi capirci qualcosa di come sta messo il Governo della Repubblica oggi 20 novembre 2010 devi andare a cercare la maga Ester, all’anagrafe Ester Barbaglia.

Un pm di Milano ha chiesto per lei due anni di carcere per il reato di usura.

Ha prestato 200.000 euro (chiedendone indietro 325.000) a Luigi Crespi.

Luigi Crespi prima sondaggista di fiducia di Berlusconi, oggi spin doctor del Ministro Carfagna e di Renato Brunetta.

I dannati dettagli. Le piccole cose. La maga Ester.

Especially you, Jessica A

Non è un capolavoro, ma un bel film.

The Social Network inzia e finisce con una lei. In mezzo la storia.

Sorkin nel film fa la gentilezza di cambiare alla ragazza il nome, che però è scritto sul vecchio blog di Mark Zuckerberg che ovviamente nega la tesi “tutto cominciò con Jessica A.

Al contrario dell’autore di “500 days of Summer” che all’inizio del film piazzò ben evidente:

Any resemblance to people living or dead is purely accidental.

Especially you, Jenny Beckman.

Bitch.

Quindici anni da sonnambuli

Fare Futuro, pensatoio finiano, ha pubblicato una lunga e puntigliosa lista di motivi per gioire della dipartita politica di Silvio Berlusconi.

Uno straordinario caso di sonnambulismo lungo 15 anni.

In fondo per svegliarsi non è mai troppo tardi.

Maroni da Marte e il governo del fare (tardi)

Il ministro Maroni non nascondeva una certa soddisfazione e un pizzico di compiacimento. Berlusconi accompagnava distinguendosi per la consueta modestia e per il senso della misura.

Una conferenza stampa in diretta da Marte quella di oggi.

Grande soddisfazione perchè dal 1 gennaio 2011 liberalizzeranno le connessioni wi-fi (non si è capito bene come).

Peccato che le restrizioni le aveva introdotte il governo Berlusconi 5 anni fa con il decreto Pisanu.

Grande soddisfazione perchè finalmente daranno agli italiani la carta d’identità elettronica (è un disegno di legge e quindi non si sa bene quando).

Peccato che l’8 febbraio 2002 (più di otto anni fa) Berlusconi annunciava 30 milioni di nuove carte d’identità elettroniche (video).

Grande soddisfazione perchè dopo la carta elettronica è stato annunciata l’introduzione anche del voto elettronico.

Peccato che l’abbiano cominciato ad annunciare nel 2004, sei anni fa.

Un governo del fare. Tardi.

Purtroppo, o forse per fortuna.

Ricordate il registro anti-telemarketing ?

Aggiornamento: come iscriversi al registro delle opposizioni.

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Ricordate il registro delle opposizioni anti-telemarketing approvato lo scorso luglio ?

No ? Qui potete ripassare.

Intanto da inizio luglio il cammino del registro è stato piuttosto lento.

Il Presidente della Repubblica ha firmato il provvedimento solo due mesi dopo, il 7 settembre.

Altri due mesi se ne sono andati per pubblicarlo in Gazzetta Ufficiale il 2 novembre.

Dal giorno dei morti sono scattati ufficialmente i 90 giorni a disposizione del Ministero dello Sviluppo per mettere in piedi e far funzionare il registro pubblico delle opposizioni.

Ci si risente quasi sicuramente nel 2011.

Piccoli moralisti a tempo perso

Siamo frastornati dalle cose troppo grandi. I milioni-di-metricubi ci lasciano indifferenti. I fantastiliardi di euro di debito pubblico scivolano via senza lasciarci segno.

Le cose piccole sono lì a portata di mano e ci sono più familiari.

Per questo vi giustifico, voi lì, che oggi parlate di privacy e moralismo.

Voi che dovreste vivere in un piccolo paese di cinquemila anime.

E vedere il vostro sindaco ultrasettantenne che va in discoteca toccando il culo a ragazze giovani e minorenni.

E vedere che in casa sua entrano giovanissime a tutte le ore.

E vedere che escono con buste piene di migliaia di euro.

E vedere lui il sindaco, a braccetto con il parroco, esaltare i valori cristiani e la famiglia.

E trovarlo al bar che dice barzellette sui froci.

Voi lì, in quel posto piccolo dove potete misurare le cose umanamente, non pensereste “sono fatti suoi, è la sua vita“.

Siate sinceri.

A voi, che moralisti veri lo siete da una vita, verrebbe solo da dire: guarda questo vecchio porco rincoglionito.

Ida Maria e i vulcani islandesi

<%image(ida maria.jpg|460|436|ida maria katla)%>Esce lunedì prossimo Katla il secondo album di Ida Maria.

Se dite “già lo sapevo” faccio fatica a credervi, ma mi fido.

Una ragazza norvegese con la sinestesia e un vulcano islandese.

Sì perchè Katla è il gemello di quell’altro là dal nome impronunciabile.

A proposito come sta ? Dico il vulcano. Tutto tranquillo, ma pare che ne parta un altro. Dal nome più semplice almeno.

Ida Maria intanto che l’Eyjafjallajokull dava i numeri si riprendeva da un tour americano finito spappolato (insieme ai nervi) su un palco di Boston dopo due canzoni.

E’ un po’ matta ma ci si affeziona.

(singolo bad karma)

Competenze in materia (video-revival)

Due anni fa (11 settembre 2008) il Consiglio dei Ministri approvava un disegno di legge sulla prostituzione che poi fu, diciamo così, accantonato.

Su proposta del Ministro per le pari opportunità, Maria Rosaria Carfagna, e del Ministro della giustizia, Angelino Alfano:

– un disegno di legge che, in materia di prostituzione, per la prima volta configura come reato l’esercizio in luogo pubblico o aperto al pubblico, anche al fine di meglio contrastarne lo sfruttamento da parte di organizzazioni criminali. Le misure sanzionatorie sono le medesime anche per chi si avvale di (ovvero contratta) tali prestazioni. Nuove e più rigorose sanzioni sono introdotte per contrastare la prostituzione di minori di diciott’anni, sia con riferimento all’induzione che al favoreggiamento, allo sfruttamento, alla gestione, organizzazione e controllo di questa fattispecie particolarmente odiosa di prostituzione. Se si tratta di soggetto di nazionalità extracomunitaria, il minore che eserciti la prostituzione sul territorio dello Stato verrà rimpatriato in forma assistita, con adeguate forme di tutela della sua integrità psicologica, finalizzate anche al reinserimento sociale nel suo Paese;