Telegram per Whatsapp

Dall’alto dei suoi 430 milioni di utenti e 50 miliardi di messaggi al giorno, Whatsapp può stare tranquilla per un po’. Ma forse non per molto.

Telegram, creatura dei fratelli Durov (quelli di VK), ha tutte le carte in regola per soffiare molti utenti al colosso di instant messaging.

Da una parte strizza l’occhio all’utente medio con il “gratis” e maggiori funzioni e velocità, dall’altra attira gli utenti più evoluti con open source e privacy avanzata.

In questi giorni in Spagna e nell’emisfero latino-americano sta registrando percentuali di crescita notevoli.

Gli stessi dati di Whatsapp, che ha più che raddoppiato gli utenti in meno di un anno, ci ricordano quanto può essere impetuosa e virale la crescita di una applicazione.

Inciampare in un mondo di nerd

Una nota azienda di sicurezza informatica ha pubblicato la settimana scorsa un’indagine (alias sondaggione) tra 6.000 genitori di 10 paesi sul rapporto tra infanzia e tecnologia. I risultati sono ottimi spunti per la categoria giornalistica del “signora mia, che tempi“.

Ad esempio : Il 70% dei bambini sotto i due anni saprebbe usare un mouse, ma solo il 14% sarebbe in grado allacciarsi le scarpe.

Ci attende quindi, per deduzione, un mondo di nerd con le scarpe a strappo.

Oppure no. Il sondaggione è infatti alla seconda edizione: nel 2010, alla stessa età, solo il 9% sapeva allacciarsi le scarpe.

Di questo passo,signora mia, finisce che a tre anni sanno farsi il nodo alla cravatta.

ps: nel 2010 nel sondaggio era compresa anche l’Italia, oggi sostituita dalla Repubblica Ceca. Così tanto per capire l’aria che tira.

D’Alema non esterna su Redford ?

Dopo l’uscita di “Gravity” il dibattito sulle inesattezze scientifiche messe in scena da Alfonso Cuarón fu piuttosto vivace.

Ora che è uscito “All is lost” temo la nutrita schiera di velisti perplessi sulle avventure di Robert Redford.