Il minimo etico di Scajola

La linea difensiva di Claudio Scajola si attesta oggi sulla linea del Piave rappresentata dal codice penale: non sono indagato quindi cosa volete da me ? Perchè mi dovrei dimettere ?

E’ come se un ministro andasse in tv e ruttasse in faccia ad un avversario.

Non ha infranto nessun articolo del codice penale, ma nessuno si stupirebbe delle sue dimissioni.

Del resto se un ministro chiama “rompicoglioni” una vittima di terrorismo non commette nessun reato, ma tende ad dimettersi un minuto dopo.