L’iPhone, il battito di ali, il Vietnam

Oggi molte attenzioni tecnologiche dei media sono puntate sul Vietnam per via di un video che mostra un presunto prototipo del nuovo modello di iPhone.

Il video non dice molto di nuovo rispetto ad altri iPhone sbucati nelle settimane precedenti.

Eppure stiamo lì a guardare un incomprensibile video vietnamita.

Non c’è niente di male nel farlo.

Non dobbiamo però dimenticare che questa morbosa attenzione verso i prodotti tecnologici di Steve Jobs (morbosità coltivata con cura dalla stessa Apple) non è neutra.

Non è neutra perchè si porta dietro alcune conseguenze.

A volte tragiche come il suicidio del venticinquenne Sun Danyong nel luglio del 2009.

Era un dipendente della Foxconn, grande multinazionale asiatica che lavora anche per Apple.

Volò giù dal suo terrazzo dopo essere stato accusato del furto di un prototipo di iPhone e dopo che la sua casa era stata perquisita dalla sicurezza aziendale.

Dicono che l’iPhone nel video vietnamita venga da lontano, dagli Stati Uniti. E’ possibile.

Se venisse da più vicino invece, Foxconn avrebbe qualche imbarazzo nel mantenere il piano di investimenti in Vietnam annunciato qualche settimana fa.

Un’altra possibile conseguenza della nostra innocente morbosità tecnologica.