Le risorse della Boldrini

[Avvertenza preliminare: non si tratta di una reductio ad Hitlerum. O forse sì]

Impiccarono Julius Streicher la mattina del 16 ottobre 1946. Fin sotto il patibolo continuò a proclamare il suo delirio nazista ed antisemita che aveva coltivato per i vent’anni n cui era stato il creatore ed editore del settimanale “Der Stürmer“, l’organo di propaganda preferito da Hitler.

“Der Stürmer” toccò nella seconda metà degli anni ’30 una circolazione di 480.000 copie. Era una lettura popolare e a volte giudicata “estremista” all’interno dello stesso partito nazionalsocialista.

“Die Juden sind unser Unglück!” era il motto stampato ben evidente su ogni prima pagina del settimanale: “Gli ebrei sono la nostra disgrazia!”.

Efferati delitti, crisi economica, stupri, omicidi rituali. Tutti i mali di Germania trovavano su “Der Stürmer” una risposta semplice ed immediata: gli ebrei.

Articoli e caricature, tra cui quelle famose di Philipp Rupprecht, contribuirono ad alimentare tra gli strati più popolari della popolazione tedesca l’odio verso gli ebrei e contro gli amici degli ebrei.

Der Stürmer contribuì a rendere popolari parole d’ordine della propaganda antisemita: ebrei parassiti, portatori di malattie, diabolici.

E “le risorse della Boldrini” ?

Molto probabilmente non avete potuto non notare nelle settimane passate quel video di un poliziotto che segue ed accompagna in autostrada un immigrato in bicicletta. Oltre alle parole di scherno c’è quell’espressione ripetuta “le risorse della Boldrini”.

“Risorse” in senso spregiativo e caricaturale ad indicare un immigrato od un profugo, è un termine che dal 2013 è diventato molto popolare. Viene da uno spot che l’ex ministro Cècile Kyenge aveva girato in occasione delle elezioni politiche dove parlava di immigrazione come potenziale risorsa per l’Italia.

Il termine viene “appiccicato” molto spesso a Laura Boldrini per le sue posizioni di apertura all’accoglienza dei migranti.

Lo si trova a descrizione di molti video od immagini sui social network, da Facebook a Twitter. Matteo Salvini ne è un utilizzatore e propagatore assiduo, ma è di uso frequente anche tra utenti decisamente meno famosi o con profili politici eterogenei. Senza tralasciare ovviamente quelle centinaia (se non migliaia) di pagine con contenuti xenofobi.

“Risorsa” è diventata in sostanza una parola d’ordine efficace.

Per che tipo di propaganda decidetelo voi.

(sì, il titolo dell’articolo e l’immagine correlata sono appositamente creati per acchiappare i click di chi utilizza normalmente quella parola d’ordine, perché le battaglie culturali si combattono in campo aperto. E comunque in foto sono ritratte delle proteste in Sud Africa del febbraio 2017 contro gli immigrati stranieri accusati di rubare il lavoro, sfruttare la prostituzione, portare malattie e sporcare in giro. La propaganda funziona a tutte le latitudini.)