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L’hashtag “#PrayForNigeria” che ha cominciato a scalare le classifiche di Twitter da ieri è uno “splendido” esempio di come i social possano veicolare pessima informazione.

In risposta agli attentati di Bruxelles è scattato il meccanismo (ormai un classico): “e degli altri morti non parla nessuno ? E i media che fanno ?

Così qualcuno ha preso gli attacchi di Boko Haram al villaggio di Dalori nel nord est della Nigeria di fine gennaio e li ha trasformati nella strage di 86 bambini di oggi, con tanto di foto ormai diventata anch’essa un classico quando si parla di attentati o stragi in Africa, ovvero quella dell’incidente di una cisterna di benzina in Repubblica Democratica del Congo nel 2010.