Un complotto sulle firme no dai

Le firme per la presentazione delle liste alle elezioni sono tema “delicato” da molti anni.

Che oggi Beppe Grillo ne faccia argomento da Gomblotto ! contro il “Movimento 5 Stelle” con il segreto intento di escluderlo dalle elezioni è un po’ ridicolo.

Senza il ritiro dalla maggioranza del Pdl la legislatura sarebbe andata a scadenza naturale. Le date per il voto toccavano il limite massimo (ma proprio massimo) del 7 aprile (perchè sul tavolo c’era anche la questione dell’elezione del nuovo Presidente della Repubblica).

Con questa ipotesi estrema le liste dovevano essere presentate entro i primissimi giorni di marzo. Oggi invece il termine dovrebbe cadere a metà gennaio. Circa quarantacinque giorni in meno. Non sono pochi, però.

Però è bene sapere che le firme in calce ai candidati sono valide se raccolte fino a 6 mesi prima della scadenza di presentazione delle liste. In soldoni: il “Movimento 5 Stelle” poteva raccogliere le firme da settembre.

Ovviamente per avere i candidati da sottoscrivere bisognava fare un po’ prima le “parlamentarie” della cui organizzazione Casaleggio parlava da molti mesi anche in pubblico.

In più c’è da dire che con uno scioglimento anticipato del Parlamento prima della fine del 2012 (dopo no) le firme da raccogliere si dimezzeranno (passando da circa 99.000 a meno di 50.000).

In effetti un complotto piuttosto comico.