La prima esse

“Nella scuola elementare che facevo io, nell’intervallo, passava il bidello Giorgio col carrello con le focaccine”.

“Ma pensa”.

“Che erano molto buone perché le andava a comprare calde nel forno, e c’erano anche le fette di pane con la marmellata o la nutella”.

“E la tua scuola si chiamava”.

“Santissimo Cuore Addolorato della Beata Vergine”.

“Invece questa si chiama Scuola Pubblica, benvenuta.

Leonardo va in prima esse.