Berlusconi e l’anima del palazzinaro

Putin, Gheddafi, Lukashenko. Poi magari Mugabe, Kim Jong-il. Ed è un peccato che Augusto Pinochet non sia più tra noi.

La lista degli amici dell’Italia di Berlusconi sembra sempre più l’indice di un rapporto di Amnesty International.

La cosa curiosa è che con gente così il Presidente del Consiglio non si azzarda neanche di striscio a parlare di diritti umani. Preferisce parlare delle sue doti di costruttore.

Non scherzo.

Parrà abbastanza bizzarro ma è così. E’ successo con Putin e oggi con Lukashenko.

Va lì e la prima cosa che fa è vantarsi di aver inventato un sistema “unico al mondo” per costruire case velocemente (quelle del terremoto in Abruzzo).

Oggi con i bielorussi ha affermato di riuscire a consegnare ai terremotati “300 case ogni settimana“.

Con Putin e gli imprenditori russi ha fatto pure di meglio: ha costruito una città per 34 mila terremotati in 5 mesi. Leggere per credere.

Che poi i dati forniti dalla Protezione Civile siano un pelo diversi, per l’anima del palazzinaro è solo un dettaglio.