Intercettare i colletti bianchi

Se volete farvi un’idea sulla questione delle intercettazioni telefoniche, andatevi a leggere questo lungo intervento di Piercamillo Davigo . Merita.

Prima parte
Seconda parte

Se il governo ritenesse che il numero delle intercettazioni fosse eccessivo, basterebbe che desse ordine alle forze di polizia di fare meno richieste, e crollerebbe in questo modo il numero di intercettazioni.

Ma evidentemente non sono queste le intercettazioni che preoccupano il governo: non sono le innumerevoli richieste di intercettazioni che le forze di polizia rivolgono all’autorità giudiziaria (e che gonfiano le statistiche) il vero problema.

Quelle che creano preoccupazioni sono quelle che talvolta non promanano da richieste della polizia giudiziaria, ma sono di iniziativa dell’autorità giudiziaria, o sono richieste dalla polizia giudiziaria già impegnata in indagini su certi tipi di criminalità – per intenderci: la criminalità dei cosiddetti colletti bianchi.”

(dal ri-nato Barbiere della Sera)

Cani da guardia e gatti in bottiglia

Ralph Hardy, presunto tredicenne tutto sesso e videogames, come dicevamo, non esiste.

Eppure la sua storia ha fatto il giro del mondo (in Italia è finita ad esempio sul sul Sole 24 Ore).

Molte altre sono le notizie senza verità che ogni giorno vengono pubblicate e lette.

Storie figlie di burle, ma anche, sempre più spesso, di uffici marketing e spin doctors. Ed è quasi indiscutibile che la circolazione di molte bufale sia favorita dalla Rete.

L’altro giorno LSDI ospitava una riflessione sul ruolo mutante del giornalismo da “cane da guardia del potere” a “cane da guardia della Rete“. Il giornalista come controllore e “ri-mediatore” delle notizie pubblicate che provengono da Internet.

Visione estremizzata ma che un suo fondamento ce l’ha.

Già adesso, nella stessa Rete italiana, esistono casi come quello del sito di Paolo Attivissimo o della rubrica di Luca Sofri (per citarne due) che fanno periodicamente le pulci all’informazione nostrana.

Uno dei pregi della Rete è infatti quello di poter rimettere “in equilibrio” le cose.

E’ Internet stessa che pone il problema e offre la soluzione.

Basta saper abbracciare, da parte del giornalismo, vecchie pratiche con strumenti nuovi, cominciando dal controllo delle fonti e dei particolari.

Qualche tempo fa, pubblicando un articolo, commisi un errore su un calibro di una pistola. Un particolare irrilevante per il pezzo in sè. Però più di un lettore appassionato di armi me lo fece notare anche in toni coloriti.

Avevo sbagliato perchè mi ero fidato del dato pubblicato, anni prima, da due articoli di diversi autorevoli quotidiani. La Rete mi ha corretto. Quei due articoli invece riportano ancora la pistola sbagliata.

Anche se gli strumenti sono nuovi, più efficienti e più veloci, il tempo è ancora una variabile determinante nella qualità del giornalismo. Il tempo è il grande alleato di un buon giornalismo. Ma di questi tempi appare una risorsa sempre più scarsa.

Queste piccole riflessioni sul giornalismo andrebbero forse estese anche al mondo dei blog.

Meno fretta, un po’ di buon senso e qualche verifica di base farebbero dei “blogger” un ottimo argine all’eco di bufale e marchette.

A proposito, avete sentito l’ultima sui gatti in bottiglia ?

Previsto terremoto

Per la rubrica “notizie che in Italia stranamente non sono finite strillate in prima pagina ” (lo so il titolo è fin troppo sintetico) oggi trattiamo di terremoti.

BBC ha pubblicato 3 giorni fa l’articolo “Plan for quake ‘warning system“, ovvero l’imminenza di un sistema per prevedere i grossi terremoti controllando le variazioni della ionosfera.

Un articolo un po’ gonfiato ma con fonti (un dipartimento della Nasa) di norma affidabili.

Si attende versione italica con titolone adeguato.

I giovani imprenditori e il giardinaggio

Mi domandavo (abbastanza annoiato) quanti anni fa abbiamo deciso, in questo paese, di aprire i telegiornali con le dirette da un riunione di un’associazione (i giovani di Confindustria) che vanta 11.000 soci, cioè tanti quanti gli abbonati di “Giardinaggio Professional“.

Secondo me, troppi.

Tibet : 16 monaci che “confessano”

Il comunicato della agenzia di stampa ufficiale cinese Xinhua sull’arresto e “confessione” di 16 monaci tibetani è un esempio da manuale della propaganda di una dittatura.

Detto questo, prima o poi, qualcuno dovrà anche riflettere un minimo su come gran parte dei media occidentali hanno trattato la rivolta di marzo in Tibet, di come l’hanno raccontata e venduta, di come hanno facilitato, sul terreno dell’informazione, la reazione di Pechino.

Hillary dopo Condoleeza

Non ci prendo mai, però insomma qualcosa (poco) ce lo scommetterei su Hillary Clinton come Segretario di Stato di Obama.

Agli inglesi non puoi mentire sulla Adsl

Più trasparenza quando di vende una connessione internet.

Lo ha stabilito l’Ofcom, ente regolatore del mercato delle telecomunicazioni inglese, approvando ieri un codice di comportamento per gli Internet Service Provider.

Più trasparenza vuol dire che al momento della vendita non si potrà fare i furbetti sulla reale velocità della connessione, dovendone fare una stima precisa per ogni cliente e nel caso non vengano mantenute le promesse, cercare di porre subito rimedio.

Alla Authority per le Comunicazioni nostrana basterebbe tradurre il documento pari pari.

Obamahillary.com

Al ticket presidenziale Barack Obama – Hillary Clinton non sembrano credere in molti.

Conferma viene da Ebay : sono zero le offerte finora per il dominio “obamahillary.com” messo in vendita domenica scorsa.

I come Indecisi

A Seul il 17-18 giugno l’Ocse ha organizzato dal titolo “Future of Internet Economy”. Parteciperanno uomini di governo ed esperti di settore (gente come Vint Cerf).

Per l’occasione l’Ocse ha anche lanciato un canale su Youtube su cui tutti possono mandare video-domande. Le migliori saranno proiettate e discusse durante il meeting.

A questo punto, se volete, potete scorrere l’elenco dei partecipanti e scoprire con pochissimo stupore che non si sa ancora chi manderà l’Italia come proprio rappresentante.

Chissà magari Calderoli.

Il sito economico per i rifiuti della Campania

Il Commisariato per l’emergenza rifiuti in Campania in questi lunghi anni è stato l’emblema dell’inutile sperpero di risorse pubbliche.

Per una volta però è utile segnalare anche una piccola eccezione positiva.

Il sito internet del Commissariato, voluto da Gianni De Gennaro nel febbraio del 2008, dichiara in calce : “questo sito è stato realizzato gratuitamente con software Open Source“.

Ed in effetti sbirciando nel codice si deduce che come sistema di gestione dei contenuti (cms) è stato utilizzato Joomla, mentre i dati della registrazione del dominio fanno ipotizzare che il sito sia stato costruito con risorse interne alla Polizia di Stato.

Il registro italiano in internet

Torna la vecchia furbata del Registro Italiano in Internet sempre a cura di una “azienda” di Amburgo.

Non tutti i mali vengono per nuocere perchè magari troviamo il modo di smaltire un po’ di immondizia in Germania a costo zero invece che a 200 euro a tonnellata:

La busta preintestata che viene inviata insieme alla lettera è a carico del destinatario. Prendetela, rimepitela di munnezza e imbucatela. Possibilmente andando oltre i 20 grammi di peso, cosi’ si pagano pure la multa.”

(da un commento di un lettore)