Un briciolio (vero) di Iraq

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Guido Rampoldi su Repubblica di sabato nella sua corrispondenza dall’Iraq ci resituisce una quadro che scavalca finalmente luoghi comuni, scemenze pompose da inviati TV, propagande cucinate dagli uffici stampa in mimetica.

Parla di Falluja e di come una scellarata e inutile repressione militare l’ha trasformata in una roccaforte di resistenza anti-americana. Ci racconta l’umanità varia che stanzia dalle parti dello Sheraton e del Palestine tra marines con la faccia ingenua e ottimista e i nepalesi in tuta blu che sono la scorta armata e preparatissima dei dirigenti delle 70 imprese vicine ai repubblicani di George B. che finora si sono pappate la torta della ricostruzione.

Ci racconta di più le condizioni disastrose della popolazione e di come in mezzo a intelligence di tutto il mondo l’unico in grado di sventare un attentato è alla fine un somaro spaventato.