Le guerre gemelle

Ormai sta scritto su tutti i manuali che il Pentagono ha dato alle stampe. Se prepari una guerra bella tosta devi fare in modo di crearti anche “la sorella gemella”, quella buona ad uso e consumo delle pubbliche opinioni occidentali.

Guerra umanitaria, guerra per i diritti dell’uomo, missili intelligenti.Almeno fino ad oggi, perchè a dir la verità a Washington, Londra e così via, lo sforzo di “moralizzare” la futura guerra con L’Iraq è stato scarsino.

Saddam=Al Qaida non regge al vaglio di uno studente liceale. Saddam=dittatore (quindi da cancellare), fa sorridere un bambino di quinta elementare che riesca a leggere la lista di amici-dittatori (presenti,passati e futuri)di Washington e dintorni. Saddam=armi di distruzione di massa, fa a pugni con la logica degli ispettori: ammesso e concesso che Saddam abbia le armi di cui si dice, la soluzione sarebbe tenergli gli ispettori in casa per un altro paio di anni a rompergli le scatole.

Ma la Casa Bianca cerca di recuperare il tempo perduto e il 5 febbraio presenterà al mondo il suo memoriale d’accusa con prove inconfutabili su Saddam. Fate largo arriva la gemella buona.