Disapprovazione sociale

Aspettando sotto la pensilina affollata di una stazione possono accadere cose strane. In mezzo al gruppo degli aspiranti viaggiatori ci sta anche una distinta signora avvolta in un pellicione.

Nessuno l’avrebbe notata se non fosse stata per un ragazzotto di passaggio, che senza neanche guardarla in faccia, con tono alto, ma tranquillo e naturale scandisce le seguenti parole “vergogna, tante bestie uccise per coprire una sola persona !” continuando poi per la sua strada.Non era stato un gesto impulsivo, doveva essere un canone di comportamento : ogni volta che il ragazzo incontrava una pelliccia ripeteva il suo copione. Il suo scopo era creare disapprovazione sociale per l’impellicciata. Cosa direi risciuta alla perfezione fra il gruppo di viaggiatori.

Il ragazzo in questione è un semplice maleducato o solo uno che con pacatezza dice la proprio opionione a voce alta ? Abbiamo ancora il coraggio di dire come la pensiamo al mondo ?

Se provassimo ad allargare il discorso ad altri comportamenti e “a vedere di nascosto l’effetto che fa” ?

Uno getta una cartaccia per terra e parte il sonante “vergogna, teniamo le nostre case lucide come specchi ma inzozziamo le strade”. Uno fuma in luogo pubblico e scatta il “vergogna, quante persone avvelenate per dar piacere ad un solo” e così via.

Non so se funzionerebbe o migliorerebbe le cose (magari prima o poi va a finire che ci scappa anche una sberla), quello che vi posso dire è che quasi certamente la signora impellicciata continuerà a portare i suoi animaletti morti sulle spalle ma con quel vago terrore di ri-incrociare uno che la faccia vergognare a morte.