Una commissione per abolire le commissioni

Un classico italiano: una legge scritta male e una commissione inconcludente.

E’ andata così anche per il provvedimento varato dal fu governo Berlusconi per stabilire il giusto compenso per il lavoro di parlamentare italiano.

Il criterio base era quello di adeguarsi agli standard europei.

Il risultato, dopo mesi, è un pdf di poche pagine con delle tabelle confuse che ammettono l’inevitabile resa.

Stiamo messi così.

Una classe politica delegittimata più che dai propri stipendi dalla qualità (scarsissima) del proprio lavoro.

Pagherei il doppio la metà dei parlamentari in grado di scrivere leggi semplici ma efficaci (e libere dall’influenza di una lobby).

Pagherei il triplo un parlamento trasparente e competente che facesse a meno di commissioni che in sei mesi non riescono neanche a sapere se in Germania esiste un equivalente della “Agenzia Nazionale sulla Sicurezza del Volo” e riempiono una tabella di punti interrogativi.

Per la cronaca esiste e bastano cinque minuti su Google per trovarla. Poi magari con dieci minuti in più si può mandare una mail per chiedere quanto prendono di stipendio.