La memoria selettiva di Letizia Moratti

<%image(photo_2008march13_id2_lg1.jpg|400|330|letizia moratti bahamas e antigua)%>Scrivendo il pezzo su Antigua avevo incontrato anche la storia dei progetti di collaborazione tra il governo dell’isola e il Comune di Milano che poi ieri Il Fatto ha pubblicato.

La consideravo una side story, una vicenda parallela, interessante ma non specificatamente inerente alle questioni sollevate domenica da Report.

La faccenda infatti riguarda Milano e il suo Expo. Si “comprava” il voto favorevole di Antigua per la candidatura italiana.

Un modus operandi spessisimo usato dalla realpolitik nelle gare di assegnazione di grandi eventi, dalle olimpiadi in giù.

Non che mi piaccia la realpolitik, ma in sostanza: Milano voleva l’Expo e Milano era disposta a spendere un po’ di soldi nei Caraibi in progetti di una certa utlità pubblica (almeno dichiarata).

Il problema però ora si è complicato grazie a Letizia Moratti che davanti alle telecamere de Il Fatto è caduta dalle nuvole dichiarando assoluta non conoscenza dei fatti.

Una cosa quantomeno improbabile.

Letizia Moratti, nel suo giro del mondo a caccia di voti per l’Expo, arrivò alle Bahamas la prima settimana di marzo del 2008, a meno di un mese dall’assegnazione ufficiale. Incontrava lì tutti i rappresentanti degli stati caraibici.

Quei giorni se li è ricordati bene due settimane fa in una intervista concessa al magazine femminile “Marie Claire”:

Fa molte vacanze? No, pensi che per la candidatura Expo sono stata alle Bahamas tre giorni senza uscire dalla hall dell’albergo per incontrare tutti i capi di stato del Caricom.

Oggi invece di ammettere una “normale” attività di lobbing internazionale, Letizia Moratti sceglie la strada insidiosa del “non so, non c’ero“.

Invece, purtroppo o per fortuna, c’era.