Prima di tutto un rasoio

La verità, forse, è che in questi ultimi 15 anni ci siamo presi dosi tanto massicce di scandali, tangenti, corruzioni, conflitti di interesse, malversazioni, che uno come Mastella in fondo ci fa solletico.

Ci siamo ritrovati stupiti davanti alle intercettazioni, non per quello che c’era, ma per quello che non c’era.

Quello che c’era era abbastanza per scandalizzare a vita un cittadino di Goteborg, per far esplodere d’ira un residente di Maastricht, per far nascondere, rosso di vergogna, nell’ultimo angolo di montagna, un politico bavarese.

Ma non era abbastanza per noi. Noi ormai abituati a tutto. Abituati a ginecolo di corrente, al geometra di partito, allo spazzino in quota. Noi abituati alla spintarella, al cugino di mio cugino, al tanto lo fanno tutti.

A voi vien voglia di mandare tutti a fanculo ?

A me no.

A me vien voglia di prendere un rasoio e di tirarmi via un bel po’ di quel pelo che affolla lo stomaco.

A me vien voglia di dire che così fan quasi tutti. Ma quel quasi fa la differenza.

Quel quasi lì, fa una speranza.